Il crescente aumento dei tassi di deforestazione nell’Amazzonia, soprattutto in territorio brasiliano, continua a preoccupare l’intera comunità internazionale, ma quello che una buona parte del mondo non sa è che la causa principale di questo problema è il cosiddetto “land grabbing” ovvero il furto di terre pubbliche nella regione.
Secondo l’Istituto dell’Uomo e dell’Ambiente dell’Amazzonia (Imazon), nel marzo 2021 sono stati rilevati 810 km² di deforestazione nell’Amazzonia, un aumento del 216% rispetto al marzo 2020, quando la deforestazione ammontava a 256 km². Del totale deforestato nel mese, il 22% è stato registrato nella zona di insediamento, l’11% nelle Unità di Conservazione, l’1% nelle Terre Indigene e il 66% in aree private o in vari stadi di possesso. In Brasile, i rappresentanti di diverse ONG per la difesa dell’ambiente, società civile e alcune categorie imprenditoriali si sono uniti nella campagna ” Seja Legal com a Amazônia – Sii legale con l’Amazzonia”, di cui Non c’è Pace Senza Giustizia è partner.
Dal 2019 NPSG ha attivato una campagna contro la deforestazione in Amazzonia, per la tutela dei diritti delle popolazioni indigene e contro l’impunità dell’ecocidio ed è in prima linea nella difesa della foresta amazzonica, con il sostegno della Fondazione Peretti, e di partner locali. Uno degli obiettivi principali della campagna è quello di aumentare la consapevolezza riguardo gli effetti dei crimini climatici proprio come il land grabbing, la deforestazione o l’inquinamento delle acque.
Il land grabbing non è altro che l’appropriazione, violenta o rivendicata attraverso documenti falsi, di enormi appezzamenti di terreno fertile da parte di piccole imprese o grandi corporation internazionali principalmente per approvvigionamento di cibo, produzione di biocarburanti o investimenti speculativi. Questo fenomeno spesso è collegato a doppio filo con la deforestazione e, spesso, anche con uccisioni di indigeni e attivisti ambientali che si oppongono tenacemente alle confische.
L’obiettivo di “Seja Legal com a Amazônia” è quello di affrontare il land grabbing sensibilizzando la popolazione e i decisori politici nazionali e internazionali sul fenomeno, oltre a chiedere sostegno per le misure necessarie a combattere questo crimine.
Per NPSG e per tutti gli attivisti la lotta contro il land grabbing deve essere rigorosa e ogni sforzo deve essere mirato a prevenire i danni irreversibili causati all’equilibrio ecologico del pianeta, al benessere dei popoli nativi, della flora e della fauna dall’azione degli accaparratori di terre pubbliche.
Per avere più informazioni sulla campagna “Sii legale con l’Amazzonia” visitate il sito web sejalegalcomaamazonia.org