Istanbul, Turchia, 3 Luglio 2020
Si è aperto la mattina di venerdì 3 luglio a Istanbul il procedimento penale contro 20 cittadini sauditi (tra cui due fedelissimi del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman) per l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, avvenuto il 2 ottobre 2018 nel consolato di Riad.
A testimoniare durante queste prime udienze c’era la fidanzata turca dell’editorialista del Washington Post, Hatice Cengiz, che fu l’ultima persona a vederlo fuori dalla sede diplomatica dove secondo le indagini è stato torturato e assassinato. Presente al processo anche il segretario generale di Non c’è Pace Senza Giustizia, Niccolò Figa-Talamanca.
Le conclusioni dell’investigazione effettuata dallo Special Raporteur delle Nazioni Unite Agnes Callamard, sembrano confermare la linea dell’Intellingence americana, ovvero che il mandante dell’omicidio nonché colui che ha inviato la squadra di assassini, sia proprio il principe Mohammed Bin Salman.
Dall’assassinio del marito, Hatice ha dato inizio ad una campagna di sensibilizzazione – sostenuta da Non c’è Pace Senza Giustizia – per mantenere alta l’attenzione della comunità internazionale e per ottenere verità e giustizia sulle circostanze del’uccisione del suo compagno, nonché giungere ad individuare e punire i responsabili morali e materiali. Riteniamo che questo scandaloso omicidio – un vero affronto alla libertà di parola e alla dignità umana – non è un caso isolato, ma ‘fa parte di un modello di repressione diffusa contro importanti difensori dei diritti umani, attivisti per i diritti delle donne, avvocati, giornalisti, scrittori e blogger’ che si è intensificato da quando il principe ereditario Mohammad bin Salman è salito al potere nel giugno 2017.
Questo omicidio dimostra che le ambiziose affermazioni di riforma del regime saudita sono puramente retoriche e fanno parte di una strategia usata per mascherare il vero volto di una campagna sistematica di repressione finalizzata a mettere a tacere voci indipendenti o fuori dal coro con tutti i mezzi necessari.
Leggi anche:
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- Ending Impunity: Now Is the Time for a UN Special Rapporteur on the Human Rights Situation in Saudi Arabia, Niccoló Figa-Talamanca, Secretary General of NPWJ, Just Security, 8 April 2020
- Hatice Cengiz and others call for United Nations Special Rapporteur on Saudi Arabia, citing need for human rights scrutiny and justice, Geneva, 10 March 2020
- NPWJ and FIFDH convene panel discussion on “Human Rights Crisis in Saudi Arabia”, Geneva Press Club, 10 March 2020
- Khashoggi murder: Saudi death sentences a travesty of justice, 23 December 2019
- “Verità e giustizia per il giornalista Jamal Khashoggi”, 16 dicembre 2019, Roma
- Visit to Brussels of Agnès Callamard, United Nations Special Rapporteur on extrajudicial, summary or arbitrary executions and Hatice Cengiz, fiancée of Jamal Khashoggi, 3 December 2019
- Human Rights and Freedom Under Siege, United Nations HG, New York, 26 September 2019
- NPWJ organises side event on “Silencing Dissent”, Geneva, UNHRC, 41th Session, Palais des Nations, 25 June 2019
- Peninsular Perspectives: Human rights and accountability in the UAE and the region, Washington DC, USA, 15 January 2019
- Saudi Arabia: Over 160 groups call for accountability following murder of journalist and widespread arrest of women’s rights defenders, 26 October 2018
- Saudi Arabia: NPWJ welcomes European Parliament’s clear, strong stand on the killing of journalist Jamal Khashoggi, 25 October 2018
For further information, contact Nicola Giovannini, Press & Public Affairs Coordinator, on ngiovannini@npwj.org org.