12 – 18 October 2018, Casa delle Letterature, Piazza dell’Orologio n. 3, Rome, Italy
Con la MOSTRA FOTOGRAFICA UNCUT, Differenza Donna ONG, Non C’è Pace Senza Giustizia, Commission pour l’Abolition des Mutilations Sexuelles – CAMS (Francia), Institut de Santé Génésique – ISG (Francia) e La Palabre (Belgio) raccontano l’impegno che stanno portando avanti, con la realizzazione del Progetto BEFORE, per rafforzare il ruolo delle donne nella lotta contro le Mutilazioni dei Genitali Femminili (MGF).
UNCUT, realizzato con il sostegno dell’Innovation in Development Reporting Grant Program dello European Journalism Centre e della Bill & Melinda Gates Foundation, in collaborazione con ActionAid, è un progetto multimediale di Emanuela Zuccalà e di Simona Ghizzoni, a cura dell’Associazione Zona. Composto da una mostra fotografica, da un cortometraggio e da un web-documentario, UNCUT indaga in profondità il tema delle MGF, dando voce corale a testimonianze di dolore ma soprattutto a coraggiose battaglie per i diritti delle donne. Con un linguaggio originale e creativo, UNCUT narra la tenacia delle donne che in tre Paesi africani, Somaliland, Kenya ed Etiopia, si sono coalizzate per ribellarsi alla logica patriarcale delle MGF.
La Mostra è stata insignita di importanti premi, con risonanza sia in Italia che all’estero. E’esposta a Roma, presso la Casa delle Letterature dal 12 al 18 ottobre, nell’ambito del Progetto Internazionale BEFORE (Best practices to Empower women against Female genital mutilation, Operating for Rights and legal Efficacy), cofinanziato dall’Unione Europea per combattere le MGF e potenziare la capacità di risposta da parte delle Istituzioni e della società civile in Italia, Francia e Belgio.
In occasione della mostra si terranno due eventi:
- il 12 ottobre a partire dalle 16,00, in cui si inaugurerà un Tavolo giuridico con focus sugli aspetti legali e di protezione internazionale per la tutela dei diritti delle donne migranti, rifugiate e richiedenti asilo;
- il 18 ottobre a partire dalle 17,00, dedicato alle voci delle comunità migranti al fine di far emergere la rivoluzione delle donne contro le MGF attraverso racconti e testimonianze di chi proviene da Paesi in cui si praticano MGF.