Insieme con l’Inter-African Committee on Traditional Practices affecting the Health of Women and Children (IAC) e con lo European network for the prevention and eradication of harmful traditional practice (Euronet-FGM), l’Ong Non c’é Pace Senza Giustizia (NPSG) ha organizzato una tavola rotonda con discussione, presieduta dalla First Lady del Burkina Faso, Madame Chantal Compaoré.
La discussione, che si é svolta a margine della 55a sessione della Commissione sullo Statuto delle Donne, riunirà attivisti Europei ed Africani, rappresentanti delle organizzazioni della società civile, da sempre in prima linea nella Campagna BanFGM. In questa occasione sono state discusse le strategie future e i prossimi passi necessari a raggiungere l’adozione di una Risoluzione da parte della 65a Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che metta a bando le MGF entro la fine dell’anno.
La Risoluzione delle Nazioni Unite sarebbe uno strumento estremamente importante per sottolineare la gravità delle Mutilazioni Genitali Femminili in quanto violazione dei diritti umani, in particolare del diritto all’integrità fisica, che subiscono ogni anno milioni di donne in tutto il mondo. Oltre a mettere a bando questa pratica, una risoluzione rafforzerebbe le convenzioni regionali e internazionali che riconoscono le MGF come una violazione dei diritti umani, incoraggiando gli sforzi per migliorare le legislazioni nazionali contro di esse, o adottarle laddove ancora non esistono, dando un supporto chiaro e deciso a quegli attivisti che lavorano per porre fine a tale pratica.
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Per ulteriori informazioni, contattare Alvilda Jablonko a ajablonko@npwj.org
