Nella giornata di ieri, la Terza Camera Preliminare della Corte Penale Internazionale (CPI) ha dato una risposta positiva alla richiesta del Procuratore di iniziare un’indagine sulla Costa d’Avorio in relazione ai sospetti crimini commessi nel paese, e rientranti nella giurisdizione della Corte. La Camera Preliminare non solo ha concesso l’autorizzazione ad indagare sui crimini commessi a partire dal novembre 2010, come richiesto dall’Ufficio del Procuratore della CPI, ma ha anche chiesto al Procuratore di fornire ogni informazione relativa ai crimini commessi tra il 2002 ed il 2010, e di indagare sui crimini che possano essere commessi in futuro.
La Costa d’Avorio, che non è parte dello Statuto di Roma, ha accettato la giurisdizione della CPI il 18 aprile 2003, riconfermando tale posizione il 14 dicembre 2010 ed il 3 maggio 2011.
Dichiarazione di Alison Smith, consigliere legale di Non c’è Pace Senza Giustizia:
“Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito (PRNTT) accolgono con favore la decisione della CPI di aprire un’indagine sui crimini contro l’umanità ed i crimini di guerra presumibilmente commessi in Costa d’Avorio. In particolare lodiamo la decisione dei giudici della CPI, per avere anche richiesto al Procuratore della CPI di fornire entro un mese ogni ulteriore informazione sui crimini presumibilmente commessi in Costa d’Avorio tra il 2002 ed il 2010.
“La situazione in Costa d’Avorio è stata preliminarmente posta sotto esame dal Procuratore sin dal 1 ottobre 2003, quando il presidente Gbagbo acconsentì che la Corte esercitasse la propria giurisdizione sugli eventi verificatisi a partire dal 19 settembre 2002. Data l’estrema violenza perpetrata in Costa d’Avorio dal 2002 al 2010, eravamo preoccupati che il Procuratore avesse indebitamente ristretto il campo della sua indagine esclusivamente agli eventi verificatisi dal novembre 2010.
“La decisione di oggi è un passo fondamentale nella direzione di assicurare che una giustizia imparziale ed effettiva possa finalmente realizzarsi a favore della vittime Ivoriane, giustizia che è anche una precondizione di importanza cruciale per raggiungere una pace duratura. Esortiamo il Procuratore della CPI ad assicurare che non ci sia impunità per i crimini commessi in Costa d’Avorio sin dal 2002. Questa è l’unica possibilità per il paese di interrompere il ciclo di violenza, assicurando che coloro che detengono le maggiori responsabilità per le violazioni dei diritti umani e per i crimini internazionali contro la popolazione civile siano consegnati alla giustizia, senza tener conto del loro rango o della loro appartenenza politica.
“NPSG e il PRNTT esortano inoltre la Corte ad iniziare prima possibile il lavoro di sensibilizzazione in Costa d’Avorio. Con la decisione dei giudici di autorizzare l’apertura dell’indagine, esiste ora un impellente bisogno che la Corte instauri un dialogo con le vittime e le comunità colpite, promuovendo una maggiore comprensione del lavoro della Corte e gestire le aspettative della popolazione, con particolare riguardo alle donne ed ai bambini.
Per ulteriori informazioni, contattare Alison Smith asmith@npwj.org oppure +32-2-548-3912, o Nicola Giovannini a ngiovannini@npwj.org oppure +32-2-548-3913.