Dichiarazione di Alison Smith, consigliere legale di Non c’è Pace Senza Giustizia:
“Dopo settimane di attesa, mesi di conflitti ed anni di repressione, Saif al-Islam Gaddafi è stato finalmente catturato. Accusato di essere una delle menti dietro le brutali violenze contro la popolazione civile in Libia, è fondamentale che gli venga garantita la possibilità di deporre in un processo giusto che rispetti gli standard internazionali.
“Non c’è Pace Senza Giustizia e il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, si congratulano per la cattura di Saif al-Islam e, in attesa della formazione del Governo libico, ricordano a coloro che lo hanno in custodia la necessità che riceva un trattamento umano ed appropriato, rispettoso degli standard internazionali. Siamo confortati dalle azioni poste in essere fino adesso per proteggerlo e ci auguriamo che tutto ciò continui.
“Accogliamo con favore anche l’intenzione espressa dalle autorità libiche di voler cooperare con la Corte Penale Internazionale (CPI) sul caso di Saif al-Islam. Secondo il principio di complementarietà, la Corte ha giurisdizione soltanto qualora la autorità libiche non siano in grado o non vogliano indagare e perseguire i crimini di cui Saif al-Islam è stato accusato. Certamente lo vogliono; se per qualunque motivo non fossero in grado, ci aspettiamo che egli venga trasferito all’Aia per essere giudicato davanti alla CPI.
“In ogni caso, invochiamo la comunità internazionale a sostenere la Libia nell’adempimento dei suoi obblighi, di indagare e perseguire Saif al-Islam, o consentire che venga giudicato di fronte alla CPI. Chiediamo che la Corte sia essa stessa preparata a processare Saif al-Islam, pronta a stabilire una presenza sul campo e a dare subito inizio ad un opera di sensibilizzazione delle vittime e delle comunità colpite. Facciamo inoltre appello alla Libia ed alla comunità internazionale affinché intensifichino i loro sforzi per arrestare Senussi o stabilire con certezza la sua morte.
“Oggi è un giorno di fondamentale importanza per le vittime della Libia; è appena l’inizio del loro lungo percorso per ottenere giustizia e riparazione. Dobbiamo sostenerli, e sostenere il Paese nel suo sforzo per assicurare giustizia, stato di diritto, democrazia e benessere.”
Per ulteriori informazioni, contattare Alison Smith, asmith@npwj.org oppure +32-2-548-3912, o Nicola Giovannini, ngiovannini@npwj.org oppure +32-2-548-3913.