Oggi il Senato irlandese ha approvato la Legge sulla Giustizia Penale (sulle Mutilazioni Genitali Femminili), che mette la pratica fuorilegge in Irlanda, ma rende anche possibile perseguire penalmente le persone residenti nel Paese che hanno commesso all’estero questo tipo di reato.
Prima di questo passo, la legislazione riguardante le MGF era compresa nella Legge del 1997 sui Reati Non-Fatali a Danno della Persona, che, in ogni caso, era considerata insufficiente a proteggere le circa 11.500 donne e bambine dalle comunità residenti in Irlanda che ancora praticano diffusamente le MGF. Sono circa 3.000 le donne residenti in Irlanda che hanno subito MGF. La nuova legge va quindi ad aggiungere elementi importanti al documento precedente, compresa una definizione chiara di MGF, specificazioni della responsabilità penale e relative pene, protezione delle vittime, nonché rimozione di argomenti quali consenso e motivazioni culturali da quelli che possono essere invocati come attenuanti dalla difesa nell’ambito di un processo per MGF.
Dichiarazione di Alvilda Jablonko, Coordinatrice del Programma MGF di Non c’è Pace Senza Giustizia:
“Non c’è Pace Senza Giustizia e il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT) sono rincuorati dal fatto che ora l’Irlanda ha, per la prima volta, una legge autonoma che prevede la penalizzazione della pratica, e che consente la persecuzione degli autori e la protezione delle vittime. In maniera significativa, la nuova Legge fa esplicitamente riferimento alle MGF come ad una violazione dei diritti umani oltre che come una forma di violenza di genere, permettendo anche di ricercare, giudicare e punire ogni residente che abbia commesso il crimine delle MGF, anche qualora il reato sia stato commesso fuori dall’Irlanda.
“Esortiamo il Governo irlandese e le autorità locali a rendere effettive le previsioni di legge ed a lanciare una campagna ad ampio raggio di consapevolezza ed educazione per sensibilizzare le comunità provenienti dalle aree interessate al fatto che la circoncisione femminile non è soltanto degradante ma anche un reato, ed utilizzare anche le previsioni di legge per eliminare la pratica una volta per tutte.
“NPSG ed il PRNTT ritengono che gli strumenti legali rivestano fondamentale importanza nella lotta contro la pratica, e fanno appello a tutti gli Stati da essa interessati perché adottino e facciano applicare una legislazione adeguata ed efficace per mettere al bando e ritenere reato penale qualsiasi forma di MGF, così come per fornire un supporto forte e chiaro a tutti gli innumerevoli gruppi di difesa dei diritti umani, associazioni femminili ed attivisti individuali che combattono una battaglia giornaliera contro questa dannosa pratica e lavorano per porvi fine.
“E’ giunto anche il momento perché la comunità internazionale se ne assuma la responsabilità, condannando questa dolorosa pratica in quanto violazione dei diritti umani contro milioni di donne e bambine in tutto il mondo. Insieme agli altri membri della Coalizione Internazionale BanFGM, ci aspettiamo che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adotti entro la fine di quest’anno, nel corso della sua 67esima sessione, una Risoluzione che metta al bando le MGF in tutto il mondo, che potrebbe aiutare a gettare le fondamenta per una vera e forte alleanza internazionale per sconfiggere le mutilazioni genitali femminili una volta per tutte”.
La Coalizione BanFGM
Non c’è Pace Senza Giustizia ed il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT), in collaborazione con il Comitato Inter-Africano sulle Pratiche Tradizionali che affiggono la salute di Donne e Bambini (IAC), Euronet-FGM e la ONG senegalese LaPalabre, collaborano strettamente ad una serie di iniziative per promuovere un vasto supporto all’adozione di una Risoluzione dell’Assemblea Generale ONU che metta al bando le MGF in quanto violazione dei diritti umani. La campagna ha raccolto il sostegno di diversi attivisti per i diritti umani, associazioni femminili, parlamentari e rappresentanti governativi tra Europa ed Africa.
Per ulteriori informazioni, contattare Alvilda Jablonko, Coordinatrice del Programma MGF, all’indirizzo ajablonko@npwj.org o al numero +32 (0)2 548-39 13, o Nicola Giovannini all’indirizzo ngiovannini@npwj.org o al numero +32 (0)2 548-39 14.