L’Unione Nazionale delle Donne in Gibuti (UNFD) ed il Ministro del Gibuti per le Questioni Femminili, in collaborazione con Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e la Coalizione Ban FGM, stanno organizzando un evento nazionale, che avrà luogo in Gibuti il 15 aprile 2012, a sostegno della campagna internazionale per la messa al bando universale della pratica delle Mutilazioni Genitali Femminili (MGF).
L’incontro radunerà rappresentanti dei principali ministeri (il Ministro degli Affari Esteri, il Ministro per la promozione delle donne, il Ministro della salute e il Ministro della giustizia), membri del Parlamento, attivisti della società civile e rappresentanti di alcune organizzazioni internazionali e regionali. La Conferenza costituirà un’utile opportunità per consolidare il pieno ed attivo coinvolgimento delle autorità politiche del Gibuti nel sostenere l’adozione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, di una Risoluzione che metta al bando in maniera chiara ed esplicita la pratica delle MGF quale violazione dei diritti umani a danno di donne e bambine.
In seguito alla storica decisione dei Capi di Stato africani adottata nel luglio 2011 in occasione dell’incontro dell’Unione Africana a Malabo, in Guinea Equatoriale, la leadership e la determinazione del Gruppo Africano presso le Nazioni Unite ha permesso di ottenere un approccio condiviso ed armonico di tutti gli Stati africani a sostegno di una messa al bando universale delle Mutilazioni Genitali Femminili da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La Decisione che la Commissione sulla Condizione delle Donne delle Nazioni Unite ha adottato durante la sua 56ma sessione nel marzo 2012, ha segnato un ulteriore tappa fondamentale nella campagna internazionale per promuovere una leadership globale della battaglia contro le MGF, non solo in Africa, ma in tutti i numerosi Paesi nel mondo che sono colpiti da tale pratica.
NPSG e la Coalizione Ban FGM si augurano che tutti gli Stati dimostrino il loro impegno per il rispetto dei diritti umani e, in particolare, per i diritti delle donne, prendendo una posizione condivisa ed inequivocabile a favore dell’adozione, entro la fine di quest’anno, di una Risoluzione dell’Assemblea Generale che metta al bando la pratica delle MGF in tutto il mondo.
Nel corso degli anni passati, i membri della coalizione BanFGM hanno collaborato in numerose iniziative volte a far crescere la consapevolezza a livello internazionale riguardo la necessità di una Risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU che metta al bando questa violazione dei diritti umani, raccogliendo il supporto di attivisti per i diritti umani, associazioni femminili, parlamentari e rappresentanti dei governi da tutta l’Africa e l’Europa.
Il 27 febbraio, alla 56ma sessione della Commissione sulla Condizione delle Donne delle Nazioni Unite (CSW), un Evento Parallelo di Alto Livello organizzato dalla Coalizione BanFGM ha fornito ulteriore sostanziale conferma del forte impegno dei Paesi africani nel supportare il processo tutt’ora in corso. L’incontro, aperto dal Direttore Esecutivo di UN Women, Michelle Bachelet, ha visto tra i suoi principali relatori S.E. Chantal Compaorè, ed interventi da parte di sette Ministri (di Camerun, Côte d’Ivoire, Guinea, Italia, Niger, Togo e Tunisia).
Per ulteriori informazioni, contattare Alvilda Jablonko, Coordinatrice del Programma MGF, all’indirizzo ajablonko@npwj.org, telefono +32 2 548 39 13 o Nicola Giovannini, all’indirizzo ngiovannini@npwj.org, telefono +32 2 548 39 15.