NPSG accoglie l’organizzazione di una giornata di dibattito pubblico sulla giustizia transitoria con la società civile organizzata dal governo tunisino

28 Ago, 2012 | Comunicati Stampa

Tunisi-Bruxelles, 28 agosto 2012

Sabato 25 agosto, il Ministro per i diritti umani e la giustizia di transizione, Samir Dilou, ha aperto a Tunisi una giornata di dibattito pubblico sulla giustizia di transizione con alcune organizzazioni tunisine.  Questo evento è parte dell’iniziativa governativa di portare avanti un dialogo nazionale sulla giustizia transitoria, iniziata con un’importante conferenza il 14 aprile 2012. Essa è stata seguita da una,serie di incontri di formazione sulla giustizia di transizione tenutisi durante tutto il mese di luglio in varie regioni della Tunisia e sta continuando durante questi giorni con incontri con i principlai attori interessati, inclusi partiti politici, sindacati, rappresentanti degli archivi nazionali e società civile.

Dichiarazione di Alison Smith, Consigliere Legale di Non c’è Pace Senza Giustizia:

“Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radiale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, accolgono calorosamente questa giornata di  dibattito pubblico come un’occasione per raccogliere le opinioni e le aspettative della società civile tunisina in materia di giustizia di transizione. Questo rappresenta un passo fondamentale per coinvolgere la società civile nella definizione della giustizia transitoria e per fornire loro la possibilità di esprimere un’opinione sulla maniera di disegnare i meccanismi che potranno eventualmente venire adottati.

“NPSG e il nostro partner tunisino Al-Kawakibi Democracy Transition Center hanno contribuito al dialogo nazionale per mezzo della Accademia per la Giustizia di Transizione, la quale lavora assieme ad altre ONG chiave tunisine sullo stesso tema, ed è membro della Commissione nazionale per il dialogo sulla giustizia di transizione, creata all’interno del Ministero per i diritti umani e la giustizia di transizione. La Commissione ha il mandato di assistere il tale ministero nella preparazione e gestione del dialogo nazionale e nella redazione della legislazione in materia di giustizia di transizione. In virtù della legge che istituisce la Commissione, il dialogo nazionale si sviluppa attraverso una serie di attività, come i corsi di formazione effettuati a luglio, l’attuale dibattito pubblico con i vari gruppi interessati, consultazioni regionali in tutti i governatorati tunisini e un’indagine nazionale.

“Ci congratuliamo con il Governo della Tunisia riguardo ai passi fatti verso un approccio olistico sulla giustizia di transizione e per il coinvolgimento dei suoi cittadini in queste importanti decisioni che avranno un impatto sul futuro del paese. Chiediamo al Governo tunisino di assicurarsi che questa approccio partecipativo si traduca in misure concrete, e che le istanze espresse in occasione delle presenti discussioni e delle future consultazioni regionali costituiscano il tessuto della giustizia di transizione.

“La giustizia di transizione non può essere usata a scopi politici, ma deve essere uno sforzo di concertazione di tutti i partiti politici e i segmenti della società. Il popolo tunisino merita un meccanismo che risponda veramente ai suoi bisogni di giustizia e definizione delle responsabilità e la Tunisia potrà costruire una società nuova, aperta e democratica basata sullo stato di diritto e sulla fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni, solo se le passate violazioni saranno trattate adeguatamente e completamente.”

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare Greta Barbone all’indirizzo gbarbone@npwj.org e +216 28385079 oppure Nicola Giovannini all’indirizzo ngiovannini@npwj.org o +32 2 548-39 15.
Per maggiori informazioni sul lavoro di NPSG e KADEM sulla giustizia di transizione in Tunisisa, consultare questa pagina.