Siria: NPSG conclude primo corso di formazione per attivisti dei diritti umani siriani sulla consapevolezza e documentazione delle armi chimiche

14 Ott, 2013 | Comunicati Stampa

Gaziantep, Turchia, 14 ottobre 2013

 

Dal 7 al 12 ottobre 2013, Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG), insieme con l’Unità di Supporto alla Cooperazione (Assistance Cooperation Unit,ACU), il braccio operativo del Consiglio Nazionale Siriano (Syrian National Council, SNC), il Centro di documentazione delle violazioni in Siria (Violations Documentation Centre in Syria, VDC) e il Centro di Analisi Politica Globale (Global Political Trends Centro GPOT) dell’Università Kültür di Istanbul, e con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri italiano, ha tenuto un corso di formazione sulla consapevolezza e documentazione sulle armi chimiche“.

La formazione ha avuto luogo nella città di Gaziantep, nel sud della Turchia, dove un certo numero di organizzazioni internazionali governative e non si sono stabilite dall’inizio della crisi siriana. Tra i partecipanti erano presenti i rappresentanti di ACU e VDC, i rappresentanti di associazioni informali e ONG che lavorano all’interno della Siria, tra cui l’Unione degli Avvocati Siriani Liberi (Free Syrian Lawyers Union), la Commissione Siriana per la Giustizia e l’attribuzione delle responsabilità e Donne per la Pace. Tra i partecipanti, anche professionisti legali e personale medico operante in ospedali da campo nel nord della Siria, a Deir Azzor e nella campagna di Damasco.

La formazione, che è stata condotta da esperti internazionali sulla minaccia di armi chimiche e biologiche, ha coinvolto più di 30 partecipanti tra cui medici, attivisti siriani e un gruppo di sopravvissuti ai recenti attacchi chimici che si sono verificati in Ghouta. Durante l’incontro a Gaziantep, i partecipanti hanno accolto con grande fervore l’assegnazione del premio Nobel per la pace all’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons, OPCW), organismo con sede al L’Aja incaricato di distruggere l’arsenale di armi chimiche siriano.

I relatori erano massimi esperti in ciascuna delle tematiche trattate durante il corso. Dr Alastair Hay, professore presso l’Università di Leeds (UK ) e membro del Physician for Human Rights, insieme con il Generale Salvatore Carrara, ex ufficiale dell’Esercito Italiano hanno presentato il tema generale dei dispositivi di armi chimiche e descritto il diverso tipo di agenti chimici e i loro effetti. Hamish de Bretton-Gordon, Direttore Esecutivo di SecureBio Ltd, si è concentrato sulla gestione dei rischi in caso di attacco chimico al fine di ridurre al minimo il pericolo e le minacce. Niccolò Figà-Talamanca e Alison Smith, NPSG, hanno analizzato il quadro normativo e giuridico internazionale, con particolare attenzione non solo sulla Convenzione sulle Armi Chimiche, ma anche sul diritto penale internazionale generale e sul diritto internazionale umanitario. Alison Smith ha sottolineato la necessità di documentare in modo adeguato eventuali crimini di guerra o crimini contro l’umanità. Anche il Dr Hay, che ha dato dimostrazioni concrete di raccolta e analisi dei dati, ha sottolineato l’importanza di documentare tali crimini.

NPSG è stata onorata di ricevere un contributo alla formazione dalla Presidente di ACU, Suheir Atassi, e dal Primo Ministro della Coalizione Nazionale per le forze rivoluzionarie e di opposizione siriane, Ahmat Tumeh.

La signora Atassi ha sottolineato l’importanza di questo tipo di formazione legale e di documentazione in questi tempi di estenuanti combattimenti e di guerra in Siria. Atassi si è incentrata sulla necessità di aggiornare e di imparare nuovi modi di segnalazione dei crimini di guerra e di quelli contro l’umanità, affermando che “Non c’è Pace Senza Giustizia dovrebbe essere uno degli slogan della rivoluzione siriana”.

Il primo ministro Tumeh ha affrontato la questione della sicurezza all’interno del paese e ha spiegato perché in questo momento, lo studio e la creazione di un nuovo quadro legislativo è uno dei bisogni più urgenti, al fine di salvare il tessuto sociale siriano, evitando divisioni settarie e la lotta contro la strategia Baath del “divide et impera” per mantenere il controllo del paese.
Il Dott. Figà-Talamanca, in veste di Segretario Generale di NPSG, ha sottolineato l’importanza della responsabilità e della giustizia di transizione, al fine di mantenere viva la speranza e di evitare il circolo della violenza in una situazione di guerra.

Il seminario è stato arricchito dalle precedenti esperienze dei partecipanti su reazione e documentazione di attacchi con armi chimiche sulla base delle loro conoscenze e capacità di affrontare non solo la minaccia delle armi chimiche, ma anche, più in generale, le questioni relative alla giustizia di transizione e ai processi di responsabilità.

NPSG e Siria

Questo corso di formazione di cinque giorni fa parte di un progetto di NPSG ed è finalizzato ad assistere le organizzazioni e reti della società civile nascenti o già esistenti e contribuire più efficacemente alla documentazione e alle discussioni politiche sulla giustizia di transizione siriana, che a sua volta contribuisce a modellare il futuro del paese nei confronti delle istituzioni che abbracciano i principi della democrazia e del pluralismo, e che offrono riparazione e responsabilità per le violazioni dei diritti umani e per promuovere la riconciliazione. Questo avviene in parte attraverso la condivisione di informazioni e la formazione, e in parte attraverso il potenziamento delle capacità tra gli attori della società civile siriana di ricevere e coordinare l’assistenza esterna, in particolare sulla giustizia di transizione e le questioni di responsabilità.

L’obiettivo a lungo termine di questo progetto è quello di promuovere la democrazia e la tutela dei diritti umani incorporando la giustizia di transizione e di responsabilità nel processo decisionale sulla risoluzione dei conflitti, la stabilità, lo sviluppo e la pianificazione della ricostruzione in Siria.

L’obiettivo strategico del progetto è quello di sostenere la società civile siriana a intraprendere un ruolo attivo sulla giustizia di transizione e sulle questioni di responsabilità, così come la difesa e la documentazione delle violazioni dei diritti umani, includendo la ricezione, la raccolta, la collazione, il confronto, l’elaborazione e un’archiviazione sicura delle informazioni, la documentazione e l’analisi dei materiali allo scopo di accertare ciò che è accaduto e ricostruire i processi decisionali che hanno determinato le violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani in Siria dal marzo 2011.

Copertura mediatica:

Documentazione: 

 

Per ulteriori informazioni, contattare Alison Smith all’indirizzo email asmith@npwj.org o al numero +32-2-548 39 12 oppure Nicola Giovannini ngiovannini@npwj.org o +32-2-548-3915 .