Non c’è Pace Senza Giustizia condanna fermamente l’orribile attacco alla sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, ed esprime la sua solidarietà alle vittime, tra cui vi sono diversi giornalisti (i fumettisti Charb, Cabu, Tignous e Wolinski e l’economista Bernard Maris) e due agenti di polizia. Esprimiamo le nostre condoglianze anche alle loro famiglie, ai colleghi e agli amici sparsi in tutto il mondo.
L’attacco di oggi a Charlie Hebdo è un attacco spregevole e intollerabile alla libertà di espressione e di stampa, due strumenti critici e necessari per valutare la piena esistenza di istituzioni democratiche, aperte e tenute a rispondere. I media giocano un ruolo importante nell’esercizio di queste libertà, riportando in maniera libera e indipendente e svolgendo critiche, analisi e valutazioni che permettano di assicurare la trasparenza delle istituzioni.
Questo giorno oscuro è anche una tragica opportunità per ricordare che, in decine e decine di paesi nel mondo, i media sono obiettivo di minacce, censura e violenze, mentre i giornalisti vengono aggrediti, attaccati, detenuti e persino uccisi. Ogni giorno, in tutto il mondo, l’indipendenza dei media, quelli tradizionali come quelli digitali, è messa a dura prova da attacchi che non solo limitano il diritto alla libertà d’espressione, ma impediscono alle persone di beneficiare di un’informazione libera e aperta.
La libertà di espressione, contenuta nell’Articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, è di cruciale importanza e fondamentale per dare a ogni individuo la forza e la possibilità di costruire società libere e democratiche. La libertà d’espressione e la possibilità per i giornalisti di esprimersi senza paura di minacce e ritorsioni, è inoltre anche una delle condizioni che permettono la protezione e la promozione di tutti gli altri diritti umani