Consultazione nazionale in Gambia per promuovere l’adozione di una legge che vieti le mutilazioni genitali femminili

21 Mag, 2015 | Comunicati Stampa

Kaira Konko, Jarra Soma, Gambia, 21 maggio 2015

 

Il 21 Maggio 2015, GAMCOTRAP, in cooperazione con Non c’è Pace Senza Giustizia e il Comitato Inter-Africano per le Pratiche Tradizionali che colpiscono la Salute delle Donne e dei Bambini (IAC), e con il supporto del Ministero Italiano degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, hanno indetto una consultazione a livello nazionale in Gambia, sia per monitorare la situazione delle mutilazioni genitali femminili (MGF) nel Paese che per incoraggiare l’adozione di una specifica legislazione che vieti tali pratiche, così come richiesto dalla Risoluzione 69/150 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

L’evento, che si è tenuto a Kaira Konko, nella regione del Lower River, ha visto partecipare più di cento delegati, compresi Direttori Distrettuali, Consiglieri nazionali per i diritti delle donne ed altri leaders, rappresentati di ONG, Comunicatori Tradizionali e membri dei media. Hanno preso parte alla consultazione anche quattro membri dell’Assemblea Nazionale della regione del Lower River, così come i Governatori della stessa regione e di quella del Central River.

La consultazione ha riesaminato gli impegni politici presi da parte del governo della Gambia basati sugli impegni sia internazionali che regionali (comprese la National Gender Policy e la Women Empowerment 2010-2020) e inoltre sugli sforzi realizzati fino ad ora da ONG come GAMCOTRAP per aumentare il livello di consapevolezza riguardo ai pericolosi effetti delle MGF sui diritti delle donne e delle ragazze, oltre che sulla loro salute sessuale e riproduttiva, e per aumentare la mobilitazione delle comunità affinchè si ponga fine questa violazione dei diritti umani.

Attraverso le celebrazioni tenutasi in Gambia fra il 2007 e il 2013, denominate “Abbassa i coltelli”, 128 praticanti delle MGF e 900 comunità hanno pubblicamente dimostrato la loro volontà di proteggere le bambine e le ragazze terminando di conseguenza le MGF. In ogni caso, l’assenza di una specifica legislazione che proibisca le MGF contribuisce alla percezione che la pratica sia accettabile e indebolisce ulteriormente la legittimazione e l’impatto degli sforzi e delle vittorie. Inoltre danneggia gli impegni presi dallo Stato per promuovere e proteggere i diritti delle donne.

La consultazione tenutasi a Kaira Konko si è conclusa con l’adozione di un comunicato finale che esorta i membri dell’assemblea nazionale ad ascoltare le voci delle comunità e a prendere le adeguate misure adottando una legge che bandisca le MGF entro il 2015.

Documentazione:

Per ulteriori informazioni è possible contattare Alvilda Jablonko, Coordinatrice del Programma Genere e Diritti Umani di NPSG, all’indirizzo  ajablonko@npwj.org / +32 494 533 915 o Nicola Giovannini, al  ngiovannini@npwj.org  /+32 (0)2 548-39 15.