Libia: NPSG sostiene l’attribuzione delle responsabilità e lo stato di diritto tramite il sistema di monitoraggio dei processi

10 Lug, 2014 | Comunicati Stampa

Tripoli, 10 luglio 2014

 

In seguito alla rivoluzione libica, è evidente un chiaro desiderio ed una aspettativa di giustizia e attribuzione delle responsabilità che formi la spina dorsale della transizione dalla dittatura alla democrazia in Libia. In particolare la Libia deve affrontare le violazioni passate durante il conflitto nel 2011 (e i seguenti avvenimenti), e durante i 42 anni del regime di Ghedddafi per sostenere una transizione effettiva dall’autoritarismo alla democrazia e allo stato di diritto. Per raggiungere questi obiettivi è importante che la nascente società civile libica abbia la necessaria capacità e la conoscenza per relazionarsi efficacemente con gli attori politici e con l’elettorato popolare nello sviluppo concettuale e l’implementazione delle soluzioni di giustizia transitoria. Impegnando avvocati, società civile e i media, nel monitoraggio dei processi libici a seguito del conflitto e delle precedenti violazioni di diritti umani in un modo professionale e costruttivo contribuirà a promuovere la trasparenza e attribuzione delle responsabilità nel sistema giudiziario libico.

A questo fine, NPSG ha sostenuto l’istituzione nel giugno 2013 della Rete di Monitoraggio dei Processi in Libia (Trial Monitoring Network – TMN), che include avvocati libici e membri dell’Ordine degli Avvocati di Tripoli. Nel quadro del Programma di Giustizia di Transizione in Libia, Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) ha inoltre organizzato una serie di incontri mensili (in aprile, maggio e giugno di questo anno) indirizzati all’assistenza del TMN nella sua capacità di seguire i casi di alto profilo al loro verificarsi e di giocare un ruolo significativo nel sostenere le riforme giudiziarie e sottolineare l’eguaglianza, effettività e trasparenza del sistema giudiziario libico. Queste riunioni, tenutesi nella sede di NPSG a Tripoli, erano concentrate sull’indirizzare specifiche sfide tecniche e pratiche che la squadra di monitoraggio dei processi ha affrontato fino ad ora nella fase di costituzione in Libia ed ottenimento dell’accesso alle corti per monitorare i processi, in particolare a Tripoli e Misurata, oltre che raccolta e gestione di dati e informazioni rilevanti. Membri del TMN hanno inoltre sottolineato l’importanza del monitoraggio dei casi penali, dei casi legati alla rivoluzione, dei casi legati alla violenza sessuale e di genere, che hanno avuto un impatto rilevante per l’attuale transizione post-conflitto del paese.


Dal suo inizio, il TMN ha monitorato molto da vicino le procedure del processo contro Saif al-Islam Gaddafi ed altri ex leaders del passato regime nelle corti libiche. Senza sottovalutare l’importante sfida che il sistema giudiziario libico ha affrontato e le serie preoccupazioni riguardanti la sicurezza nella crisi attuale, questi processi segnano una storica opportunità per le autorità libiche. Dopo decenni di dittatura e illegalità, la Libia può dimostrare tramite questi processi, insieme a riforme giudiziarie appropriate, la sua abilità nel rompere il retaggio di impunità e abusi che hanno caratterizzato il regime di Gheddafi e sostituirlo con un rinnovato rispetto per lo stato di diritto, unendo alla promessa di giustizia la riparazione per le vittime e le loro famiglie.

Per le autorità giudiziarie libiche ha un’importanza cruciale assicurarsi che i procedimenti domestici siano condotti con correttezza, imparzialità, e severa aderenza a tutti i dettami del giusto processo, secondo i più alti standard internazionali. Fornire supporto tecnico alle autorità locali e alla società civile, inclusi sistemi di monitoraggio quale il TMN libico, può contribuire sensibilmente a questo processo e aprire la strada per un migliore e più stabile futuro di una nuova Libia basata sui diritti umani e sullo stato di diritto.
NPSG in Libia
NPSG lavora al processo di transizione in Libia dall’inizio del 2011 ed ha cominciato una serie di consultazioni sul campo all’inizio di ottobre dello stesso anno. Ha avviato una presenza permanente nel marzo 2012, lavorando per creare una rete di attori libici, al fine di coinvolgere diversi settori della società libica e nel processo di giustizia di transizione.Il lavoro che NPSG svolge in Libia combina l’apporto di informazioni sulla giustizia transitoria (collaborando sia con le istituzioni che con gli attori della società civile), comprese le tematiche di outreach e raccolta di documentazione, insieme alla ricerca ed analisi delle aspettative e percezioni del pubblico.
NPSG sta lavorando in collaborazione con varie organizzazioni della società civile libiche, le emergenti come le più consolidate, su tutto il territorio. NPSG mira ad aiutare e rinforzare la capacità degli attori libici incluse ONG, accademici, avvocati, media, autorità pubbliche e leader d’opinione ad avere il proprio ruolo nell’incorporare l’attribuzione delle responsabilità, i diritti umani e lo stato di diritto nella transizione democratica e la ricostruzione post-conflitto del loro paese. Dal punto di vista istituzionale NPSG stà lavorando con il Ministro di Giustizia e l’Alto Istituto di Formazione Giudiziario, nel fornire corsi di formazione e competenze a giudici e pubblici ministeri ai quali è stato affidato l’enorme compito di trattare i casi di coloro sospettati di aver commesso o diretto atrocità durante il conflitto e durante il precedente regime. NPSG ha anche stabilito un programma di monitoraggio dei processi, che è gestito in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Tripoli che mira a promuovere la trasparenza e responsabilità nel sistema giudiziario libico.

Per ulteriori informazioni sulle attività di NPSG in Libia contattare Giulia Cappellazzi all’indirizzo gcappellazzi@npwj.org, oppure  +218 91 1476934.