Bruxelles – Roma, 22 dicembre 2016
Mercoledì 21 dicembre 2016 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato per definire un meccanismo che assista l’investigazione e la prosecuzione di crimini secondo le leggi internazionali e delle violazioni dei diritti umani avvenuti a partire dal marzo 2011. L’Assemblea ha votato con 105 voti a favore, 15 contrari e 52 astenuti. “Dopo anni di stallo politico nel Consiglio di Sicurezza e la sua apparente impotenza in particolare di fronte a quello che sta accadendo attualmente ad Aleppo, quest’azione da parte dell’Assemblea Generale arriva come una ventata di aria fresca” ha dichiarato Alison Smith, Direttrice del programma di Giustizia Penale Internazionale di NPSG. “Anche se bisognerà attendere la prova dei fatti, questo passo molto concreto contro l’impunità per i crimini commessi in Siria può essere considerato come la tanto attesa dimostrazione di leadership da parte dell’Assemblea Generale”.
Durante la sessione speciale del Consiglio di Sicurezza sulla situazione ad Aleppo che si è tenuto il 13 dicembre, molti membri del Consiglio hanno fatto menzione del bisogno di assicurare alla giustizia chi ha commesso crimini di Guerra, un bisogno che è stato ricordato nella risoluzione del CSNU sulla distribuzione di aiuti umanitari che pure è stata adottata ieri. “Abbiamo apprezzato che settimana scorsa alla sessione speciale molti membri del Consiglio hanno fatto riferimento al bisogno di giustizia e che questo è stato reiterato nell’ultima risoluzione sulla Siria”, ha continuato Alison Smith. “Tuttavia negli ultimi tempi l’attribuzione di responsabilità è stata messa in secondo piano, cosa che temiamo possa minacciare la sua inclusione in una future soluzione politica del conflitto. L’Assemblea Generale, guidata dal Lichtenstein e da altri sponsor della risoluzione del CSNU di ieri, hanno rimesso la questione dell’assicurare giustizia al centro del dibattito”.
L’adozione della risoluzione arriva pochi giorni dopo che l’inviato delle Nazioni Unite in Siria Staffan de Mistura ha annunciato la sua intenzione di far ricominciare colloqui di pace a Ginevra a partire dal febbraio 2017. “Speriamo davvero che l’adozione di questa Risoluzione e la creazione conseguente di questo nuovo meccanismo possa contribuire ad assicurare che la giustizia sia parte di qualunque soluzione politica discussa a Ginevra. Parte della comunità internazionale ha finalmente cominciato a fornire delle risposte alle domande di giustizia da parte del popolo siriano; ci rivolgiamo a tutti coloro coinvolti nei colloqui affinchè facciano in modo che la questione della giustizia rimanga al centro degli sforzi per far terminare il conflitto”, ha concluso Alison Smith.
- Per ulteriori informazioni contattare: Alison Smith (Direttrice del Programma Giustizia Penale Internazionale) all’indirizzo mail asmith@npwj.org o al numero +32-2-548 39 12 oppure Nicola Giovannini (Responsabile ufficio stampa) all’indirizzo mail ngiovannini@npwj.org o al numero +32 2 548 39 15.
- Visita la pagina dedicata al Progetto di NPSG in Siria su Giustizia di Transizione e Attribuzione delle Responsabilità.