Roma, 15 marzo 2017
Senatori e deputati hanno rilanciato oggi l’appello dell’Associazione Luca Coscioni, Radicali italiani e Non c’è pace senza giustizia perché la senatrice filippina Leila De Lima venga immediatamente liberata. L’appello verrà di nuovo rilanciato alla Camera e al Senato per poi esser consegnato all’Ambasciata delle Filippine.
All’appello, promosso da Filomena Gallo, Riccardo Magi, Marco Perduca e Niccolò Figà-Talamanca, hanno apposto la loro firma, insieme anche ad Emma Bonino, le senatrici e i senatori Amati, Cirinnà, Ferrara, Gatti, Idem, Lo Giudice, Manconi, Morgoni, Orellana, Pagliari e Spilabotte; mentre alla Camera hanno manifestato il loro sostegno gli onorevoli Gitti, Locatelli, Mattiello, Nicchi, Porta, Rampi, Ribaudo, Rocchi, Rostand e Schirò.
Arrestata il 23 febbraio 2017 con l’accusa di narco-traffico, la senatrice De Lima, se riconosciuta colpevole, rischia da 12 anni all’ergastolo. Nell’agosto dell’anno scorso, Leila De Lima aveva denunciato le responsabilità istituzionali delle uccisioni di massa occorse già una decina di anni fa, a seguito di indagini indipendenti. Erano indagini svolte nella città di Davao, dove Duterte era sindaco e ras indiscusso.
Dall’estate del 2016 il presidente filippino ha accusato la senatrice d’aver fatto entrare droga all’interno di uno delle più grandi carceri del paese quando la De Lima era ministra della giustizia. La campagna diffamatoria presidenziale ha portato il presidente del Senato a rimuovere la De Lima dalla presidenza della commissione diritti umani con l’accusa di voler «distruggere il presidente». Da allora gli alleati del presidente in Parlamento hanno confermato le accuse di Duterte nei confronti della loro collega. Il 17 febbraio scorso il Dipartimento di Giustizia ha rincarato la dose accusandola di vero e proprio narco-traffico.
Filomena Gallo e Marco Perduca, segretario dell’Associazione Luca Coscioni e coordinatore di Legalizziamo.it, insieme a Riccardo Magi e Niccolò Figà-Talamanca, nel ringraziare i firmatari hanno denunciato che “con la scusa della ‘guerra alla droga’ nelle Filippine si stanno commettendo crimini gravissimi e si silenzia l’opposizione. Auspichiamo che tutto il Parlamento italiano chiede la liberazione della Senatrice De Lima e che, allo stesso tempo, la giustizia internazionale si occupi delle esecuzioni extragiudiziarie nelle Filippine che a oggi hanno fatto quasi 8000 morti“.
- Joint resolution on the Philippines – the case of Senator Leila M. De Lima (2017/2597(RSP)), adopted by the European Parliament on 16 March 2017