“Le dichiarazioni del Ministro Tajani, capo della diplomazia del paese che 27 anni fa rese possibile l’istituzione della Corte Penale Internazionale ospitandone la conferenza fondativa, destano grande e grave preoccupazione. Per quanto non si possa essere d’accordo con le decisioni della Cpi, la Repubblica italiana ne è uno stato parte e per questo ha un chiaro obbligo a cooperare con quanto essa stabilisce. Un mandato di cattura internazionale non può non esser applicato perché lo si ritiene politicamente inopportuno o perché un capo di stato si trova su territorio italiano per una visita ufficiale. Se proprio si vuole essere pragmatici non lo si invita, nel caso dovesse venire di sua sponte va accolto con le forze dell’ordine all’aeroporto. Altrimenti non solo non ci si può dichiarare ‘rispettosi della Cpi’ ma ci si candida a rendere la sua competenza giurisdizionale un esercizio à la carte cioè il contrario dello Stato di Diritto”.
NPWJ – CPI: gravi e preoccupanti le parole di Tajani su immunità
