Dalla sua costituzione in Libia nel 2012, NPSG ha organizzato diversi workshop e formazioni con la società civile su vari aspetti della giustizia di transizione e dei diritti umani, compresi i diritti umani di donne, bambini, minoranze e altri gruppi vulnerabili, anche a Bengasi, Houn, Misurata, Sebha, Sebrata, Tobruk, Tripoli, Yefren e Zawia, lavorando con gruppi e attivisti locali in ognuna di queste aree. Nell’aprile 2015, NPSG ha lasciato il Paese a causa del deterioramento della situazione della sicurezza.

Nel 2018, Non c’è Pace Senza Giustizia ha ripreso le sue operazioni in Libia in collaborazione con l’UNICEF, lavorando in particolare sui diritti dell’infanzia. NPSG sta attualmente lavorando alla promozione di un ambiente legale favorevole al rispetto dei diritti umani. In tal senso, sono state sviluppate alcune attività incentrate sulla necessità di sviluppare le capacità, con due gruppi principali di destinatari: le organizzazioni della società civile, da un lato, e le istituzioni governative e le istituzioni nazionali indipendenti, dall’altro.

Le attività mirano ad affrontare le sfide attuali, come la conoscenza limitata delle convenzioni internazionali, la sfiducia, la mancanza di accesso e l’insicurezza. Il documento delinea inoltre il contesto della società civile libica, che si caratterizza per essere giovane, fragile e soggetta a limitazioni legali e operative. Sulla base del successo di questa esperienza con l’UNICEF, NPSG ha lanciato, nell’agosto 2020, un programma ambizioso che avrebbe permesso al governo di preparare e presentare i vari rapporti in ritardo ai diversi organismi di tutela dei diritti umani e di avviare un dibattito nazionale inclusivo su molte questioni sensibili in materia di diritti umani, con il sostegno finanziario dell’Unione Europea e del Canada.

Nell’ambito di questo programma, NPSG ha sostenuto gli sforzi del governo libico per istituire un meccanismo nazionale interministeriale permanente per la stesura dei rapporti periodici e il follow-up delle raccomandazioni del TBs come Meccanismo Nazionale per il Rapporto e il Follow up (NMRF), secondo le linee guida delle Nazioni Unite. NPSG ha assistito l’NMRF nella raccolta e nell’analisi di tutte le informazioni rilevanti, per consentire al governo libico di adempiere ai propri obblighi nei confronti degli organismi del Trattato sui diritti umani, nonché di altri meccanismi regionali e internazionali, e per costruire le capacità del governo libico in questo settore. Dello stesso programma beneficeranno anche le organizzazioni della società civile.

Le iniziative di NPSG in Libia mirano a creare una società più giusta e rispettosa dei diritti in Libia, migliorando il sistema giudiziario, potenziando la segnalazione e la collaborazione in materia di diritti umani e promuovendo la responsabilità. Si allinea agli obiettivi strategici nazionali, alle iniziative internazionali e alle raccomandazioni provenienti da varie fonti, tenendo sempre presenti i più ampi obiettivi di sviluppo globale.

Il nostro approccio in Libia e altrove si basa sui principi della titolarità nazionale e della leadership nazionale. Non sostituiamo gli attori nazionali. Li sosteniamo, dal punto di vista dei diritti umani, e accompagniamo i loro sforzi per raggiungere i loro obiettivi. NPSG fornisce lo stesso supporto sia agli enti governativi che alle organizzazioni della società civile.

L’iniziativa proposta nasce dalle intuizioni raccolte da NPSG attraverso le discussioni con le parti interessate e i gruppi target libici. L’obiettivo principale è coltivare un’atmosfera favorevole al rafforzamento dello Stato di diritto e all’armonizzazione del quadro giuridico libico con le norme globali sui diritti umani. Questo obiettivo sarà raggiunto promuovendo l’accesso alla giustizia, sostenendo procedure processuali eque e rafforzando la collaborazione con i meccanismi regionali e internazionali per i diritti umani.

Fin dall’inizio del nostro lavoro in Libia, i fondi sono stati generosamente forniti dalla Commissione europea, dall’UNICEF, dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), dal Ministero degli Affari Esteri del Regno Unito, dal Ministero degli Affari Esteri italiano e dal governo dei Paesi Bassi.

Oltre a uno stretto partenariato con diversi attori e organizzazioni della società civile locale e con le istituzioni pubbliche libiche, le nostre attività sono state realizzate in collaborazione con diversi attori nazionali e internazionali, come il Centro internazionale per il diritto umanitario (IHLC), UNSMIL e OHCHR.