Il 27 settembre 2013, nel corso della 68ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite (AGNU) a New York, verrà convocata una Riunione di Lavoro Ministeriale per discutere le misure volte a favorire l’attuazione della Risoluzione per la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili in tutto il mondo (A/RES/67/146), adottata dall’AGNU il 20 dicembre 2012.
L’incontro, dal titolo “Rendere la Risoluzione dell’AGNU 67/146, per l’eliminazione delle Mutilazioni Genitali Femminili, una realtà per milioni di ragazze e donne” è organizzato dalle Missioni Permanenti presso le Nazioni Unite di Burkina Faso e Italia, in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale della Francofonia, UNICEF e UNFPA. Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) è tra i relatori insieme anche ad altri attori chiave nel processo che ha portato all’adozione della risoluzione: S.E. Chantal Compaoré, First Lady del Burkina Faso, Emma Bonino, Ministro degli Affari Esteri italiano e fondatore di NPSG, Mariam Lamizana, Presidente del Comitato Inter-Africano sulle pratiche tradizionali che affliggono la salute di donne e bambini.
Dichiarazione Alvilda Jablonko, Coordinatrice del programma MGF di Non c’è Pace Senza Giustizia:
“L’incontro Ministeriale di oggi, prevede la partecipazione di rappresentanti di governi di alto livello, agenzie delle Nazioni Unite e società civile, e offre un’importante opportunità di elaborare strategie e anche di garantire il nostro impegno affinché la Risoluzione 67/146 realizzi il suo potenziale come strumento concreto per bandire universalmente le mutilazioni genitali femminili (MGF).
“In seguito all’adozione di questo documento storico, sarà fondamentale garantire la piena e rapida attuazione delle sue disposizioni e dei principi a livello nazionale, regionale e globale. Come esplicitamente richiesto dalla Risoluzione, la comunità internazionale e i singoli Stati membri dovrebbero adottare misure efficaci per affrontare e prevenire questa violazione dei diritti umani attraverso ” tutte le misure necessarie, compresa l’emanazione e il rispetto della legislazione che vieta la pratica MGF, la protezione verso donne e ragazze da questa forma di violenza, e porre fine all’impunità”.
“Ci riuniamo oggi , in occasione dell’apertura della 68ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per ricordare a tutti i soggetti interessati, i governi, le agenzie delle Nazioni Unite e la società civile, che nella lotta contro le MGF è fondamentale adottare un approccio olistico e armonizzato, fondato sulla comprensione che le MGF sono violazioni dei diritti umani e devono essere affrontate attraverso l’attuazione di un quadro legislativo completo, che scavalchi i confini nazionali e le regioni geografiche. Solo uniti possiamo vincere questa lotta e liberarci da questo flagello; donare speranza a donne e ragazze di tutto il mondo e far sì che lo Stato di diritto e dei diritti umani siano rispettati e difesi” .
Data e luogo: 27 settembre 2013 dalle 10:00 alle 12:00 presso la Sala Conferenze 5 del North Lawn Building delle Nazioni Unite.
Sono previste traduzioni silmutanee in francese e in inglese.
Documentazione:
Altri eventi paralleli organizzati in corrispondenza della 68ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York:
- 24 settembre 2013: “Ending Child Marriage in a Generation“, organizzato da Girls not Brides*
- 25 settembre 2013: ” Too Young to Wed“, organizzato dalle Missioni del Canada, Paesi Bassi, Ghana e Girls Not Brides*
* Girls Not Brides è un partenariato globale impegnato nella lotta per porre fine il matrimonio precoce, e riunisce organizzazioni non governative di tutto il mondo che lavorano per affrontare il matrimonio precoce alle origini e anche a livello nazionale e globale. NPSG è membro di questa rete globale.
Per ulteriori informazioni, contattare Alvilda Jablonko, Coordinatrice del Programma MGF, email ajablonko@npwj.org / telefono: +32 494 533 915 oppure Nicola Giovannini ngiovannini@npwj.org o +32 (0) 2 548-39 15.