28 gennaio 2015
In un appello congiunto, promosso da Parliamentarians for Global Action (PGA), Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radicale (PRNTT), 110 parlamentari da 43 paesi (tra cui l’Italia) chiedono alle autorità del Bahrein di rilasciare immediatamente Sheikh Ali Salman, Segretario Generale del maggior partito di opposizione del Bahrein, Al Wefaq, che si trova in arresto dal 28 dicembre 2014 con l’accusa di “promuovere il rovesciamento e il cambiamento del regime politico con la forza”.
I firmatari includono 36 membri del Parlamento Europeo, così come gran parte del Comitato e del Consiglio Internazionale di PGA, che ne rappresentano tutti i membri.
La prima udienza del processo di Salman si è svolta oggi davanti a un tribunale penale superiore a Manama. Nonostante la negazione da parte di Salman di tutte le accuse mosse contro di lui e la richiesta del suo rilascio su cauzione emessa dalla difesa, il giudice ha deciso di prolungare la sua detenzione almeno fino alla prossima udienza fissata il 25 febbraio 2015. Come sottolineato dai firmatari dell’appello, Salman, da sempre, è stato il promotore di una modalità pacifica di protesta, nella condanna di qualsivoglia forma di violenza, e sostenitore dell’instaurazione di una genuina monarchia costituzionale, come espressione di un sistema politico giusto e trasparente in Bahrein. Le accuse mosse dal Ministero dell’Interno contro Salman sono quindi prive di fondamento e, di fatto, rappresentano la copertura di un attacco politico contro la libertà d’espressione.
Mentre il governo del Bahrein continua a dichiarare pubblicamente di avere avviato un processo di riforma, l’arbitraria detenzione di Salman e di altri attivisti di spicco, insieme alla repressione con la forza delle manifestazioni pacifiche e alla totale messa al bando delle proteste, sono prove lampanti del contrario e contribuiscono ad accrescere tensioni, che non faranno altro che orientare il paese verso un pericoloso processo di disunione.
Se le autorità del Bahrein vogliono davvero impegnare il Paese in una transizione veramente democratica, devono assicurare l’immediato rilascio di Sheikh Ali Salman, così come di tutti coloro che sono detenuti in Bahrein per il semplice fatto di aver espresso pacificamente il loro diritto alla libera espressione, associazione e assemblea. Inoltre, come richiesto dai firmatari dell’appello, la comunità internazionale, la cui risposta è stata finora debole e sorda nei confronti della situazione dei cittadini del Bahrein, deve esigere che il paese metta in pratica i suoi obblighi in ambito di diritto internazionale e interrompa qualunque forma di violenza o minaccia contro i leader dell’opposizione pacifica e i sostenitori dei diritti umani. Una vera transizione democratica in Bahrein verrà raggiunta soltanto se tutti coloro che si impegnano a portare avanti un dialogo pacifico e nonviolento saranno in grado di contribuire al processo politico senza paura di ripercussioni o di restrizioni di ogni sorta, vessazioni giudiziarie incluse.
Per ulteriori informazioni contattare Nicola Giovannini all’indirizzo mail ngiovannini@npwj.org o al +32-2-548-3915 / +32 486 78 31 93. E possibile consultare anche la sezione speciale sul Progetto di NPSG in Bahrein.
Bahrein: appello congiunto per il rilascio immediato di Sheikh Ali Salman
Noi, sottoscritti parlamentari democraticamente eletti, siamo profondamente preoccupati per l’arresto e l’arbitraria detenzione di Sheikh Ali Salman, Segretario Generale di Al Wefaq National Islamic Society, il più grande partito di opposizione del Bahrein, in carcere dal 28 dicembre 2014. Sheikh Ali Salman, che era stato eletto al Parlamento del Bahrein restando in carica fino al 2010, è accusato di “incitamento all’odio nei confronti del regime e richiami al rovesciamento dello stesso con l’uso della forza”, “disturbi all’ordine pubblico” e “pubblico incitamento alla disubbidienza” [1].
Esprimiamo una forte solidarietà al nostro collega Salman, da sempre promotore di un modo pacifico di protesta, nella condanna di qualsivoglia forma di violenza, e sostenitore dell’istaurazione di una genuina monarchia costituzionale, espressione di un sistema politico giusto e trasparente, in Bahrein. Le accuse che sono state mosse contro Salman, soprattutto quella di cercare di cambiare il sistema politico con la forza, sono del tutto infondate e, di fatto, rappresentano la copertura di un attacco politico contro la libertà d’espressione. Parlamentarians for Global Action (PGA) e altre organizzazioni per i diritti umani, tra cui Amnesty International, hanno analizzato i discorsi e le dichiarazioni di Sheikh Ali Salman[2], trovandovi una conferma della sua profonda e duratura dedizione alla non-violenza, alla democrazia e allo stato di diritto.
Nel corso degli ultimi quattro anni, Sheikh Ali Salman ha incontrato diversi rappresentanti governativi, nel tentativo di iniziare un processo di dialogo nazionale per mettere fine alla continua crisi in cui versano i diritti umani in Bahrein. Il suo arresto e la detenzione in corso minano questi sforzi e contribuiscono a accresciute tensioni, che non faranno altro che orientare il paese verso un processo pericoloso di disunione. Come sottolineato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani in un comunicato diffuso il 30 dicembre 2014, “ i partiti di opposizione sono pilastri fondamentali di ogni democrazia e l’arresto di Sheikh Ali Salman rischia di peggiorare una situazione politica tesa, caratterizzata da ormai quasi quattro anni da numerose proteste contro il governo.”
Chiediamo che le autorità del Bahrein assicurino l’immediato rilascio di Sheikh Ali Salman, così come di tutti coloro che, in Bahrein, sono detenuti per il semplice fatto di aver espresso pacificamente il loro diritto alla libera espressione, associazione e assemblea. L’arbitraria detenzione di Salman e di altri attivisti di spicco, insieme alla repressione delle manifestazioni pacifiche con la forza e alla messa al bando totale delle proteste, sono prove lampanti del fatto che il Bahrein non stia attuando le raccomandazioni espresse dalla Commissione d’Inchiesta indipendente Bahrein (BICI) e dalla Revisione Periodica Universale dell’ONU, compromettendo in questo modo qualsiasi possibilità di unità e riconciliazione nel paese.
Per questo chiediamo ai nostri governi di esigere che il Bahrein metta in pratica i suoi obblighi in ambito di diritto internazionale e interrompa qualunque forma di violenza o minaccia contro i leader dell’opposizione pacifica e i sostenitori dei diritti umani, ai quali dovrebbe essere permesso di portare avanti le loro attività legittime senza paura di ripercussioni e liberi da ogni sorta di restrizioni, vessazioni giudiziarie incluse.
[1] Per maggiori dettagli, si veda il comunicato di Amnesty International che chiede il suo rilascio immediato e incondizionato: http://www.amnesty.org/en/library/asset/MDE11/001/2015/en/b6380030-d13d-409a-baa6-2c4d87d844b6/mde110012015en.pdf
[2] Oltre al precedente articolo, si vedano anche:
– http://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=15461&LangID=E
– http://www.bahrainrights.org/en/node/7215
Firmatari:
- Dip. Manuel Garrido, Argentina
- Dip. Margarita Stolbizer, Argentina
- Mr. Laurie Ferguson, MP, Australia
- Ms. Melissa Parke, MP, Australia
- Mr. Tony Zappia, MP, Australia
- Mr. Alan Griffin, MP, Australia
- Ms. Jill Hall, MP, Australia
- Mr. Andrew Leigh, MP, Australia
- Sen. Claire Moore, Australia
- Sen. Christine Milne, Australia
- Sen. Lisa Singh, Australia
- Sen. Penny Wright, Australia
- Sen. Lee Rhiannon, Australia
- Sen. Gavin Marshall, Australia
- Hon. Petra Bayr, MP, Austria
- Mr. Mohd Ali, MP, Bahrain
- Mr. Israfil Alam, MP, Bangladesh
- Sen. Alain Destexhe, Belgium
- Mr. Dirk Van der Maelen, MP, Belgium
- Ms. Françoise Schepmans, MP, Belgium
- Mr. Wouter De Vriendt, MP, Belgium
- Sen. Lisa Shoman, Belize
- Sen. Emmanuel Nkengurutse, Burundi
- Hon. Chief Paul Nji Tumasang, MP, Cameroon
- Mr. Norman George, MP, Cook Islands
- Hon. Paul Dehé, MP, Cote d’Ivôire
- Dep. Yacouba Sangare, Cote d’Ivôire
- Dep. Dieudonne Sunguma Kangimbi, Democratic Republic of Congo
- Dep. Emery Okundji Ndjovu, Democratic Republic of Congo
- Dep. François Bemba, Democratic Republic of Congo
- Sen. Sebastien Lonalisa, Democratic Republic of Congo
- Dip. Minerva Tavarez Mirabal, Dominican Republic
- Mr. Bart Staes, MEP, European Parliament (Belgium)
- Mr. Claude Rolin, MEP, European Parliament (Belgium)
- Ms. Frédérique Ries, MEP, European Parliament (Belgium)
- Mr. Jeppe Kofod, MEP, European Parliament (Denmark)
- Ms. Christel Schaldemose, MEP, European Parliament (Denmark)
- Ms. Heidi Hautala, MEP , European Parliament (Finland)
- Ms. Sylvie Guillaume, MEP, European Parliament (France)
- Ms. Barbara Lochbihler, MEP, European Parliament (Germany)
- Ms. Maria Heubuch, MEP, European Parliament (Germany)
- Mr. Helmut Scholz, MEP, European Parliament (Germany)
- Ms. Nessa Childers, MEP, European Parliament (Ireland)
- Ms. Marian Harkin, MEP, European Parliament (Ireland)
- Mr. Ignazio Corrao, MEP , European Parliament (Italy)
- Mr. Brando Benifei, MEP, European Parliament (Italy)
- Ms. Patrizia Toia, MEP, European Parliament (Italy)
- Mr. Nicola Caputo, MEP, European Parliament (Italy)
- Mr. Marco Valli, MEP, European Parliament (Italy)
- Ms. Eleonora Evi, MEP, European Parliament (Italy)
- Mr. Fabio Maassimo Castaldo, MEP, European Parliament (Italy)
- Ms. Laura Ferrara, MEP, European Parliament (Italy)
- Mr. Piernicola Pedicini, MEP, European Parliament (Italy)
- Ms. Laura Agea, MEP, European Parliament (Italy)
- Mr. Dario Tamburrano, MEP, European Parliament (Italy)
- Ms. Elly Schlein, MEP, European Parliament (Italy)
- Ms. Judith Sargentini, MEP, European Parliament (Netherlands)
- Ms. Ana Gomes, MEP , European Parliament (Portugal)
- Mr. Ivo Vajgl, MEP, European Parliament (Slovenia)
- Mr. Ramon Tremosa i Balcells, MEP , European Parliament (Spain)
- Mr. Ernest Urtasun, MEP, European Parliament (Spain)
- Mr. Javier Nart, MEP, European Parliament (Spain)
- Ms. Iratxe García-Perez, MEP, European Parliament (Spain)
- Ms Soraya Post, MEP, European Parliament, (Sweden)
- Ms. Julie Ward, MEP, European Parliament (United Kingdom)
- Ms. Jean Lambert, MEP, European Parliament (United Kingdom)
- Ms. Anneliese Dodds, MEP, European Parliament (United Kingdom)
- Mr. Alyn Smith, MEP, European Parliament (United Kingdom)
- Mr. Oras Tynkkynen, MP, Finland
- Hon. Alban Bagbin, MP, Ghana
- Hon. George Loh, MP, Ghana
- Dr. Richard Winfred Anane, MP, Ghana
- Sen. Simon Desras, Haiti
- Mr. Sarhang Mohammed, MP, Iraq
- Sen. David Norris, Ireland
- Sen. Avril Power, Ireland
- Sen. Jim Walsh, Ireland
- Mr. Mario Marazziti, MP, Italy
- Hon. Lia Quartapelle, MP, Italy
- Mr. Roberto Rampi, MP, Italy
- Sen. Sergio Lo Giudice, Italy
- Mr. Sim Him, MP, Malaysia
- Dep. Bréhima Beridogo, Mali
- Dep. Loubna Amhair, Morocco
- Hon. Prakash Mahat, MP, Nepal
- Hon. Ek Nath Dhakal, MP, Nepal
- Hon. Ramesh Lekhak, MP, Nepal
- Mr. Harry van Bommel, MP, Netherlands
- Mr. Crossley Tatui, MP, Niue
- Hon. Naveed Qamar, MP, Pakistan
- Hon. Ibrahim Martin Bangura, Sierra Leone
- Hon. Bernadette Lahai, MP, Sierra Leone
- Mr. Jordi Xucla, MP, Spain
- Mr. Carles Campuzano, MP, Spain
- Sen. Urko Aiartza Azurtza, Spain
- Dr. Ruth Wijdenbosch, MP, Suriname
- Ms. Margareta Cederfelt, MP, Sweden
- Ms. Désirée Pethrus, MP, Sweden
- Mr. Jonas Sjöstedt, MP, Sweden
- Hon. Dr. Pindi Chana, MP, United Republic of Tanzania
- Hon. Yusuph Nassir, MP, United Republic of Tanzania
- Hon. Isileli Pulu, MP, Tonga
- Dep. Souad Abderrahim, Tunisia
- Dr. Yusuf Irbec, MP, Turkey
- Mr. Peter Okeyoh, MP, Uganda
- Ms. Beatrice Atim Anywar, MP, Uganda
- Rt. Hon. Caroline Lucas, MP, United Kingdom
- Dip. Felipe Michelini, Uruguay
- Mr. Ali Ashal, MP, Yemen
- Ms. Fungayi Jessie Majome MP, Zimbabwe
- Scarica l’appello con la lista dei firmatari come inviato alle autorità del Bahrein il 16 gennaio 2015 (in pdf)
- Scarica l’appello con la lista dei firmatari come inviato alle autorità del Bahrein il 28 gennaio 2015 (in pdf)
- Si veda anche la pagina http://www.pgaction.org/news/release-sheikh-ali-salman.html o