CPTAFE e NPSG organizzano il workshop nazionale “BANFGM: verso l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili” in Guinea

6 Feb, 2016 | Comunicati Stampa

Gueckédou, Guinea, 6 febbraio 2016
In occasione della Giornata Internazionale di Tolleranza Zero contro le Mutilazioni Genitali Femminili, CPTAFE (Cellule de coordination sur les Politiqeus Traditionnelles Affectant la Santé des Femme set des Enfants) e Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG), in partenariato con il Comitato Inter-Africano sulle pratiche Tradizionali Pregiudizievoli per la Salute delle Donne e dei Bambini (CI-AF) e con il supporto del Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, hanno organizzato un workshop intitolato “BANFGM: Verso l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili” tenutosi a Gueckédou, Guinea.

Sulla proposta del Ministero di Azione Sociale e la Promozione di Donne e Bambini della Repubblica di Guinea, l’evento, così come altre attività volte a commemorare la Giornata Internazionale di Tolleranza Zero contro le MGF, si sono tenute nella città di Gueckedou, dove una giovane ragazza, Koumba Tonguino, è morta nel Dicembre 2015 dopo essere stata sottoposta alla circoncisione. Questa tragedia ha richiamato le coscienze e spronato i cittadini a mobilitarsi in massa nel paese per la eliminazione di questa pratica. Nonostante sia vietata dalla legge, si stima che in Guinea il 97% di donne tra i 15 e i 49 anni siano vittime di mutilazioni genitali.

Come richiesto nella Risoluzione 69/150 dell’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’adozione e applicazione di un esplicita ed effettiva legislazione, accompagnata da sanzioni, che proibisca tutte le forme di MGF, proteggendo le vittime e ponendo fine alle impunità, è un fattore cruciale per combattere questa forma di violenza di genere. Oltre a perseguire i responsabili, la legislazione non solo protegge e fornisce a donne e ragazze strumenti legali adeguati a sfidare il potere della tradizione e rifiutare così la pratica delle mutilazioni genitali femminili ma essa stabilisce anche il contesto giuridico che legittima e facilita il sostegno e il lavoro educativo degli attivisti anti-MGF e dei gruppi per i diritti delle donne.

Oltre all’intento di consolidare la volontà politica delle autorità guineane di implementare la Risoluzione 69/150, il workshop ha fornito un’ opportunità per analizzare e discutere i meccanismi nazionali designati a proteggere donne e ragazze dalla pratica delle MGF e ad identificare misure adeguate a migliorare le strategie esistenti, rispondere alle violazioni e a rafforzare la capacità della polizia, gendarmeria e sistema giudiziario di garantire il rispetto della legge.

Tra i partecipanti al workshop nazionale vi erano rappresentanti dei Ministeri competenti (Ministero dell’Azione Sociale e Promozione di Donne e Bambini, Ministero della Salute, Ministero della Giustiza, Ministero della Sicurezza e dell’Amministrazione Territoriale), il Governatore della Regione di N’Zérékoré, il Prefetto di Gueckédou, rappresentanti delle agenzie delle Nazioni Unite (UNFPA, UNICEF, WHO, UNAIDS, UNWOMEN), attivisti della società civile e gruppi per i diritti delle donne, capi religiosi e tradizionali, organizzazioni delle comunità e la popolazione della città di Gueckédou.

Documentazione

Per ulteriori informazioni, contattare Alvilda Jablonko, Direttrice del programma Genere e Diritti Umani, ajablonko@npwj.org, telefono: +32 494 533 915 oppure Nicola Giovannini, email: ngiovannini@npwj.org, telefono: +32 2 548 39 15.