Il 3 e 4 maggio 2010 si terra’ a Dakar la Conferenza interparlamentare “Armonizzare gli strumenti legali contro le mutilazioni genitali femminili (MGF): Consolidare i diritti acquisiti – Condividere i successi – Perseguire i progressi! Per l’interdizione della pratica alle Nazioni Unite”. L’evento e’ organizzato dal ministero della Famiglia del paese africano e dall’organizzazione radicale Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) in collaborazione con l’Ong senegalese La Palabre e con il supporto dell’Unita’ tecnica locale (Utl) della direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina a Dakar, dell’UNOPS ( United Nations organization for project service), dell’UNFPA (il Fondo per la popolazione dell’Onu), e del Comune di Roma.
La Conferenza, alla quale interverra’ anche il vice presidente del Senato, Emma Bonino, riunira’ parlamentari, responsabili della societa’ civile e rappresentanti del governo del Senegal e di altri 27 paesi africani in cui si praticano le MGF.
L’obiettivo e’ di presentare le azioni e le strategie di lotta, messe in atto dopo l’adozione del Protocollo addizionale alla Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli, relativo ai Diritti delle donne (Protocollo di Maputo, 2003). La Conferenza interparlamentare avra’ anche l’obiettivo di favorire il coordinamento tra i governi, a livello delle istituzioni nazionali e regionali, e i militanti mobilizzati in Africa nel quadro della campagna internazionale per l’elaborazione e l’adozione, in occasione della 65esima sessione dell’Assemblea generale dell’Onu, di una Risoluzione che vieti esplicitamente le Mgf e le riconosca come pratica contraria ai diritti umani.
Il Senegal e’ uno dei paesi che ha risposto piu’ efficacemente al protocollo di Maputo con l’adozione di una legge che penalizza l’escissione . La norma introdotta nel Codice penale all’articolo 299 prevede una pena da sei mesi a cinque anni di prigione per attentato all’integrita’ fisica della persona di sesso femminile. E’ in parte a questo titolo che la Conferenza interparlamentare avra’ luogo al Parlamento di Dakar e che il Senegal e’ stato proposto come capofila. Al termine dell’evento, la proposta di testo della Risoluzione adottata dopo i lavori sara’ consegnata al presidente del paese africano, Abdoulaye Wade.
La Conferenza sara’ preceduta, domenica 2 maggio, da un atelier nazionale al quale parteciperanno i professionisti della giustizia chiamati ad applicare la legge e i rappresentanti dei media che ne danno eco, in modo da fare un primo bilancio dell’applicazione delle disposizioni del Codice penale senegalese.
Programma della conferenza
Pagina speciale dedicata alla conferenza sul sito di NPSG
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