Che cos’è l’ecocidio? Anche se non esiste una definizione ufficiale riconosciuta a livello internazionale, il crimine di ecocidio indica tutti gli atti che causano un danno ambientale grave, diffuso o a lungo termine.
Dove si verifica? Questo crimine non presenta limitazioni geografiche. Esempi di distruzione ambientale diffusa sono presenti in tutto il mondo.
Chi commette questo crimine? Tutti contribuiamo al cambiamento climatico in un modo o nell’altro. Tuttavia, sia le aziende che gli Stati sono i principali responsabili della distruzione dell’ambiente, in quanto danno priorità al reddito rispetto alla sicurezza ambientale.
Perché è importante l’ecocidio? Riconoscere l’ecocidio nel diritto penale internazionale porrebbe i crimini commessi contro l’ambiente allo stesso livello dei crimini contro l’umanità, dei crimini di guerra e del genocidio. Comporterebbe anche un cambiamento nella relazione tra gli esseri umani – comprese le loro istituzioni legali – e la natura.
Il 22 giugno 2021, il comitato di esperti indipendenti di Stop Ecocide Foundation ha pubblicato una nuova proposta riguardante la definizione di ecocidio come quinto crimine internazionale da includere nello Statuto di Roma insieme al genocidio, ai crimini contro l’umanità, ai crimini di guerra e ai crimini di aggressione.
La definizione proposta fissa due requisiti per considerare un atto un “ecocidio”:
1. L’atto deve procurare un danno ambientale grave e diffuso o a lungo termine;
2. Inoltre, l’atto deve essere illegale (sia a livello nazionale che internazionale) o sconsiderato.
Riconoscere il crimine di ecocidio come quinto crimine contro la pace aiuterebbe la lotta contro il degradazione dell’ambiente in diversi modi:
1. Inclusione dei danni ambientali nello Statuto di Roma e, quindi, nel diritto penale internazionale;
2. Cambiamento nella consapevolezza individuale riguardo al cambiamento climatico;
3. Le aziende dovranno cambiare il loro modello di business, diventando più sostenibili e rispettose dell’ambiente;
4. Giustizia climatica per le comunità più colpite.
La definizione legale proposta è anche il risultato di una consultazione pubblica organizzata da Stop Ecocide Foundation e a cui Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) ha partecipato, cercando di ascoltare le prospettive di diversi stakeholder da considerare per la definizione di ecocidio. NPSG sostiene la missione di questa fondazione. Il diritto penale internazionale deve riconoscere l’importanza della natura e proteggere gli ecosistemi, indipendentemente dalle sofferenze degli esseri a seguito di tale distruzione ambientale.
Background
Attraverso la sua campagna contro la deforestazione in Amazzonia, lanciata nel 2019 con il sostegno della Fondazione Nando ed Elsa Peretti e dei partner locali, NPSG è in prima linea nella protezione dei diritti dei popoli indigeni e contro l’impunità di atti quali ecocidio e altri danni ambientali nella regione. Uno dei principali obiettivi della campagna è quello di aumentare la consapevolezza degli effetti dei crimini climatici come il land grabbing, la deforestazione o l’inquinamento delle acque, nonché di promuovere le sedi di accountability per ritenere responsabili coloro che commettono crimini contro la natura e i suoi difensori. Questo dovrebbe essere una priorità nell’agenda di tutti coloro che riconoscono l’importanza di questa foresta per l’equilibrio ecologico del pianeta e per la conservazione dei popoli nativi, della flora e della fauna come patrimonio dell’umanità.
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare Juan Guzman, Amazonia Project Associate (juzman@npwj.org) o Nicola Giovannini, Press & Public Affairs Coordinator (ngiovannini@npwj.org).