Gambia: NPSG e NRPTT accolgono l’adozione di un provvedimento che mette al bando le MGF da parte del Parlamento

2 Gen, 2016 | Comunicati Stampa

Bruxelles, Roma, 2 gennaio 2016 

Lunedi’ 28 dicembre 2015, l’Assemblea Nazionale del Gambia ha adottato la modifica della legge 2015 sulla donna, con un provvedimento che mette al bando le mutilazioni genitali femminili (MGF) e stabilisce pene severe per i trasgressori. Secondo la legge, una persona che commette un’escissione potrà subire una condanna fino a tre anni di prigione, o una multa di 50,000 dalasi (851 sterline). Inoltre, se l’atto causa la morte della vittima, la persona responsabile potrà essere condannata all’ergastolo. L’adozione dell’emendamento segue la decisione e l’annuncio di Yahya Jammeh, Presidente del Gambia, di mettere al bando le MGF.

Dichiarazione di Alvilda Jablonko, Direttore per Genere e Diritti Umani, Non c’è Pace Senza Giustizia:
“Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radicale Nonviolento,Transnazionale e Transpartito (PRNTT) accolgono con favore l’adozione di questo emendamento da parte dell’Assemblea Nazionale: una legge che criminalizza le MFG rappresenta una pietra miliare nella durevole battaglia del Gambia contro le violazioni dei diritti umani delle donne e delle bambine.

“Siamo estremamente contenti di sapere che il Gambia ha, per la prima volta, una legge solida che criminalizza le MGF a livello nazionale e che rafforza il diritto costituzionale di donne e bambine a non essere soggette a pratiche dannose per la loro salute e il loro benessere. Cosi’ come auspicato dalla Risoluzione ONU 69/150, “implementare e rafforzare la legislazione che proibisce le MGF e protegge donne e bambine da questa forma di violenza, e condannare gli esecutori” sono passaggi fondamentali per combattere con successo questa forma di violenza di genere, promuoverne l’eliminazione e proteggerne le vittime.

“L’adozione della legge rappresenta una risposta concreta alle richieste delle molte comunità che, nel corso degli ultimi otto anni, hanno pubblicamente dimostrato la loro volontà di mettere fine alle MGF. Rafforza inoltre la legittimità e l’impatto del lavoro di advocacy e degli sforzi messi in atto da gruppi della società civile come il GAMCOTRAP, sotto l’instancabile guida della sua presidente Isatou Touray, per porre fine a questa violazione dei diritti umani.

“Esortiamo il Governo del Gambia e le autorità locali affinché implementino rapidamente la legge per mettere al bando le MGF una volta per tutte e lancino una massiccia campagna di sensibilizzazione per informare le comunità delle zone in cui queste pratiche persistono, del fatto che ormai non sono soltanto degradanti, ma anche un atto criminale”.

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Per ulteriori informazioni è possible contattare Alvilda Jablonko, Coordinatrice del Programma Genere e Diritti Umani di NPSG, all’indirizzo  ajablonko@npwj.org / +32 494 533 915 o Nicola Giovannini, al  ngiovannini@npwj.org  /+32 (0)2 548-39 15.