Giornata Internazionale delle Bambine: NPSG e PRNTT chiedono un maggior impegno per proteggere i diritti di bambine e giovani donne

11 Ott, 2016 | Comunicati Stampa

Bruxelles – Roma, 11 ottobre 2016

 

Il19 dicembre 2011, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 66/170 per istituire l’11 ottobre la Giornata Internazionale delle Bambine, per promuovere l’empowerment di bambine e ragazze e il rispetto dei loro diritti umani.

Dichiarazione di Alvilda Jablonko, Direttrice per le questioni di Genere e Diritti Umani di Non c’è Pace Senza Giustizia:

“Per la Giornata Internazionale delle Bambine di quest’anno, Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT) approfittano di questa occasione per ricordare le eccessive lacune che ostacolano – a vari livelli e a volte in maniera brutale e crudele – il processo volto alla totale protezione dei diritti umani dei bambini, in particolar modo delle ragazze.

“Milioni di ragazze in tutto il mondo sono ancora vittime, o sono a rischio, di violazioni dei propri diritti umani, sia sotto forma di diseguaglianza di genere sia sotto forma di discriminazione che nega loro le forme più elementari di autonomia e di autodeterminazione. Sono vittime di abuso sessuale, di sfruttamento e delle cosiddette pratiche tradizionali come la mutilazione genitale femminile e il matrimonio forzato, e troppo spesso si vedono negato il loro diritto alla salute, alla sicurezza e all’istruzione.

“In questo giorno importante in cui riaffermiamo il nostro impegno nella difesa dei diritti delle ragazze, è importante anche notare che molti paesi nel mondo non dispongono ancora di un’appropriata ed efficace legislazione per proteggerle e che, laddove sono state emanate delle leggi, è mancata in seguito la volontà politica di metterle in pratica in modo efficace. NPSG e PRNTT fanno appello a tutti gli stati per esortarli a rivolgere il proprio impegno politico verso politiche concrete, efficienti e coordinate per rispondere alle sfide più urgenti e di carattere unico che le giovani donne sono chiamate ad affrontare in tutto il mondo e per assicurare il pieno rispetto dei loro diritti umani.”