Iraq: NPSG, ILLHR, UNPO accolgono favorevolmente l’istituzione dell’Alta Commissione sui Diritti Umani come pietra miliare per la transizione del Paese verso la democrazia

11 Apr, 2012 | Comunicati Stampa

Bruxelles-Baghdad, 11 aprile 2012

Compiendo una mossa storica, i parlamentari iracheni hanno votato il 9 aprile 2012 a Baghdad per l’istituzione della prima Commissione per i Diritti Umani del Paese. Composta da undici membri e tre di riserva, la Commissione rappresenta un passo fondamentale nella transizione dell’Iraq verso la democrazia e la costruzione di una cultura di rispetto e salvaguardia dei diritti umani.

Il processo di selezione dei membri della Commissione, portato avanti da esperti provenienti da diversi ambienti e formazioni che hanno posto al vaglio più di tremila candidati, è stato segnato da controversie e ritardi. Tuttavia, nella lista finale presentata ai legislatori nella giornata di lunedì, sono presenti quattro donne ed i rappresentanti delle comunità Yezidi, Assira e Turkmena. Questa istituzione nazionale indipendente si trova a dover affrontare la grande sfida di promuovere e proteggere i diritti di tutti i cittadini iracheni, a prescindere dalle loro diversità etniche, religiose, di genere o altro tipo.

William Spencer, Direttore Esecutivo dell’Istituto per il Diritto Internazionale ed i Diritti Umani (ILLHR), sostenitore dell’istituzione della Commissione da più di cinque anni, durante i quali si è impegnato attivamente a sostegno dello stato di diritto e dei diritti umani in Iraq crede che “sebbene istituita con un certo ritardo e nonostante numerose sfide l’aspettino, la formazione della Commissione è un passo incredibilmente positivo ed un esempio per il resto della regione – elemento fondamentale sarà ora fornire supporto ai suoi membri nell’affrontare l’enorme quantità di lavoro che li attende. Il Comitato di Esperti formato per nominare la lista finale di commissari ha lavorato in modo professionale e pragmatico.”

Per le minoranze e le altre comunità, la Commissione rappresenta “un nuovo strumento per difendere i diritti e le libertà a lungo sovvertite da anni di autoritarismo e violenza… la fiducia nella sua capacità e funzionalità deve ancora essere costruita ma la velocità con cui essa è stata adottata può essere solo un segno di ottimismo” ritiene Marino Busdachin, Segretario Generale dell’Organizzazione per le Nazioni e le Popolazioni Non rappresentate (UNPO), che rappresenta diverse comunità in Iraq, dagli Assiri ai Turkmeni.

Soffermandosi sul lavoro svolto da Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) a sostegno dei diritti umani delle donne in Iraq, il Segretario Generale Niccolo’ Figa-Talamanca ha sottolineato che “le quattro donne elette hanno un ruolo cruciale da giocare all’interno della commissione per difendere i diritti della società irachena nel suo insieme.”
I membri della nuova Commissione rimarranno in carica per quattro anni. La Commissione è un corpo indipendente con il mandato, fondato sulla costituzione nazionale, di proteggere i diritti da essa garantiti e previsti dai trattati internazionali.

Per maggiori informazioni, contattare:

  • Nicola Giovannini, +32 2 548 39 15, ngiovannini@npwj.org, Non c’è Pace Senza Giustizia
  • William Spencer, +1 (0)202 365 1124, wspencer@lawandhumanrights.org, Istituto per il Diritto internazionale e i Diritti Umani
  • Andrew Swan, +32 (0)472 577 518, aswan@unpo.org, Organizzazione per i Popoli e le Nazioni Non Rappresentati