Nell’ambito della serie d’eventi organizzati dall’associazione radicale Non c’è Pace senza Giustizia (NPSG) e dall’International Alliance for Justice (IAJ), con il sostegno finanziario del Ministero degli Affari Esteri, policy makers e esponenti di primo piano di tutti i gruppi politici iracheni sono riuniti a Dokan, nella regione del Kurdistan iracheno per discutere del quadro attuale e delle prospettive future delle forze e dei gruppi armati in Iraq.
Nella sessione d’apertura, introdotta dai saluti di S.E. Kosrat Rassoul Ali, Vice Presidente della Regione del Kurdistan a nome della sua regione, dell’On. Sheikh Hamid Rasheed Maala a nome dell’Assemblea Nazionale Irachena e con gli interventi del Dr Adnan Mufti, Presidente del Parlamento regionale curdo e di S.E. Maurizio Melani, Ambasciatore d’Italia in Iraq, e degli organizzatori Bakhtiar Amin (IAJ) e Niccolò Figà-Talamanca (NPSG) vi è stato un generale consenso sull’importanza, nel difficile periodo di transizione che l’Iraq sta vivendo, di mantenere i canali di comunicazione aperti anche attraverso incontri aperti e franchi come questo .
L’affermazione di gruppi armati collegati a esponenti politici e tribali è sotto molti aspetti la conseguenza, ma anche il motivo, della diffusa instabilità politica e mancanza di sicurezza nell’Iraq odierno rappresentando infatti una minaccia al processo democratico e alla tenuta d’elezioni libere e regolari oltre a fornire una potenziale porta d’ingresso a minacce esterne.
Lo scopo della conferenza è quello di esaminare le prospettive e le sfide legate alla ripartizione delle competenze e al consolidamento della fiducia nei processi d’integrazione nelle forze armate e/o smantellamento delle milizie, corpi regionali, “gruppi del risveglio”e altri gruppi armati. Coinvolgendo i rappresentanti di governo nazionali, regionali e locali e i principali esponenti dello spettro politico iracheno , la Conferenza si propone di facilitare un dibattito approfondito identificando punti di consenso e di disaccordo su cui basare le future discussioni sul tema.
Ricalcando il metodo dei precedenti eventi relativi alla messa in pratica del federalismo in Iraq, la Conferenza si propone di affrontare un ventaglio di questioni sul futuro assetto e ruolo delle forze armate irachene, quale parte del processo di sostegno alla risoluzione pacifica dei contrasti, il rafforzamento dello stato di diritto, la democrazia e il federalismo all’interno della società irachena ivi comprese le opzioni e condizioni per lo smantellamento delle milizie o il loro inserimento in un esercito iracheno composito in cui siano presenti anche corpi regionali.
Con due giorni di lavori previsti, la sessione d’apertura ha già prefigurato un ampio consenso sull’urgente bisogno di creare delle forze armate unite e di carattere nazionale, pluralistiche nella loro composizione, rispettose dei cittadini irachene e delle loro diversità, svincolate dalle contrapposizioni politiche e innanzi tutto leali alla Costituzione irachena.
L’iniziativa riguarda un paese a cui l’area radicale nel suo complesso e’ particolarmente attenta essendo stata impegnata nella campagna Iraq libero per l’esilio del dittatore iracheno come soluzione all’intervento armato ed ora nella campagna contro l’applicazione della pena capitale per gli ex dirigenti iracheni.
Per ulteriori informazioni, si prega contattare:
A Dokan, Niccolò Figà-Talamanca, +964 770 89 36 518 or +32 494 533918, email: niccolo@figatalamanca.net
Lorenzo Vicario, Coordinatore del Progetto Iraq, email: lvicario@npwj.org – phone:+32 2 548 39 10