Lettera congiunta delle ONG all’UE e all’ONU sull’accertamento delle responsabilità e sul futuro della Siria

6 Apr, 2018 | Comunicati Stampa

Venerdì, 6 aprile 2018

 

In vista della  II Conferenza di Bruxelles del 24-25 aprile, FIDH, il SCM (Centro Siriano per i media e la libertà di espressione) e diverse ONG internazionali e siriane (tra cui Non c’è pace senza giustizia) invitano l’Unione Europea e le Nazioni Unite ad assicurare che la responsabilità per le atrocità in Siria e la giustizia per le vittime vengano inserite come priorità negli incontri previsti sul “futuro della Siria”.

Oggetto: accertamento delle responsabilità e futuro della Siria

Gentile  Segretario Generale delle Nazioni Unite,
Gentile Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
Gentile  Commissario per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi,
Gentile  Commissario per l’allargamento e la politica europea di vicinato,
Gentile  Commissario per la cooperazione e lo sviluppo internazionale,
Gentili Ambasciatori del Comitato politico e di sicurezza,

In vista della II Conferenza di Bruxelles del 24-25 aprile, le ONG siriane e internazionali invitano l’Unione Europea e le Nazioni Unite a garantire che la responsabilità per le atrocità in Siria e la giustizia per le vittime vengano inserite come priorità negli incontri previsti sul “futuro della Siria”.

A sette anni dall’inizio del conflitto, la quasi totale assenza di accertamento delle responsabilità per le gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario e di meccanismi di  riparazione per le vittime ha ulteriormente consolidato la cultura dell’impunità sorta in decenni di repressione in Siria. L’impunità è proprio una delle cause alla radice del conflitto. Qualsiasi conferenza per discutere del futuro del paese non deve trascurare la questione della responsabilità per i crimini commessi in Siria.

L’impunità sta colpendo tutti i siriani all’interno e all’esterno della Siria e avrà gravi conseguenze a lungo termine se non affrontata urgentemente. L’impunità per i crimini passati e presenti dà carta bianca ai carnefici per continuare a commettere gravi violazioni dei diritti umani e violazioni del diritto internazionale umanitario e mina la fiducia della popolazione verso qualsiasi sistema giudiziario che possa rinascere sulle ceneri dell’apparato repressivo. Il perpetrarsi dell’ingiustizia e l’assenza di un sistema di riparazioni porteranno ad un senso generalizzato di frustrazione e forniranno terreno fertile all’estremismo; impediranno la riabilitazione delle vittime e il ripristino della fiducia verso le nuove istituzioni statali e verso lo Stato di Diritto.

Inoltre, il senso di persistente ingiustizia che accompagna l’impunità totale impedirà il ritorno volontario dei siriani fuggiti dal proprio paese.

La creazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del Meccanismo Internazionale, Imparziale e Indipendente per la Siria, incaricato di raccogliere e analizzare le prove dei crimini per il perseguimento dei responsabili è un passo importante verso la lotta all’impunità e verso l’accertamento della responsabilità per gravi violazioni del diritto internazionale. Allo stesso modo, le indagini e i procedimenti in corso all’interno dei sistemi giudiziari nazionali in alcuni Stati membri dell’Unione Europea, compresi quelli basati sulla giurisdizione universale, rappresentano una fonte di speranza necessaria per l’accertamento della responsabilità e l’affermazione della giustizia in assenza di soluzioni più complete.

Molto resta ancora da fare per superare l’impunità e garantire giustizia alle vittime in seguito al volume delle atrocità commesse negli ultimi sette anni. Responsabilità penale e altre misure di giustizia transizionale devono essere parte integrante dei colloqui di pace. Occorre fare di più per proteggere e sostenere le vittime, le cui voci e interessi dovrebbero essere al centro degli sforzi per l’affermazione della giustizia e l’accertamento delle responsabilità. Occorre fare di più per sostenere le organizzazioni della società civile siriana impegnate nel documentare i crimini. È necessario impegnarsi con le comunità delle vittime, partecipare ai negoziati di pace e lavorare per costruire  una Siria sulle fondamenta della pace e della giustizia.

Mentre il processo politico guidato dall’ONU ha il ruolo maggiore da svolgere in questo senso, il sostegno finanziario discusso durante la II Conferenza di Bruxelles dovrebbe integrare questi obiettivi. Oltre ai temi in programma riguardanti lo sviluppo economico, l’integrazione sociale e il sostegno all’istruzione, qualsiasi piano per il futuro della Siria deve incorporare il tema della giustizia e del sostegno ai diritti delle vittime come elementi cruciali.

Concretamente, le nostre organizzazioni chiedono all’Unione europea e alle Nazioni Unite di garantire che:

  • la II Conferenza di Bruxelles preveda un dibattito proficuo sulle questioni relative alla responsabilità e alla giustizia, sia nelle discussioni tematiche del 24 aprile sia nella riunione ministeriale del 25 aprile;
  • le discussioni durante la parte tematica della conferenza del 24 aprile si terranno in presenza di tutte le parti interessate, compresi i ministri e i rappresentanti delle Nazioni Unite;
  • venga identificato un processo chiaro in grado di trasmettere i risultati delle discussioni tematiche e quelle di eventuali eventi collaterali sulla responsabilità nelle discussioni ministeriali del 25 aprile;
  • le conclusioni della Conferenza  integrino le raccomandazioni proposte sul tema dell’accertamento della responsabilità e del risarcimento per le vittime e che saranno intraprese azioni immediate per tradurle in azioni concrete durante la fase di attuazione degli impegni.

In attesa di una vostra risposta, rimaniamo a vostra disposizione per ulteriori informazioni.

Lista dei firmatari:

  • Euromed Rights
  • European Centre for Constitutional and Human Rights (ECCHR)
  • Impunity Watch
  • International Center for Transitional Justice (ICTJ)
  • International Federation for Human Rights (FIDH)
  • No Peace Without Justice (NPWJ)
  • Open Society Justice Initiative (OSJI)
  • PAX
  • REDRESS
  • Syrian Center for Media and Freedom of Expression (SCM)
  • Syrian Network for Human Rights (SNHR)
  • Syrians for Truth and Justice (STJ)
  • TRIAL International
  • Violations Documentation Center in Syria (VDC)
  • World Federalist Movement-Institute for Global Policy