Tripoli, 23 marzo 2014
Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) ha convenuto un colloquio sulla partecipazione delle donne nel processo verso la democrazia in Libia, nell’ambito del suo programma sulla Giustizia Transitoria. L’incontro, tenutosi il 23 marzo 2014 a Tripoli, fa parte di una serie di colloqui, che NPSG ha organizzato regolarmente da quando ha iniziato il suo progetto in Libia. In questo modo si dà l’opportunità di creare discussioni costruttive tra la società civile e la comunità legale.
Il colloquio, che era condotto dalla Signora Maia Marie-Cecile Darme del Gender Concerns International, ha permesso a diversi rappresentanti di organizzazioni della società civile libica di dar vita a un dialogo. I 20 partecipanti, che comprendevano attivisti locali, organizzazioni che si occupano di diritti delle donne, avvocati e studenti, hanno preso parte attivamente ad una discussione aperta ed accesa su questo tema fondamentale per il futuro della Libia. Si sono particolarmente concentrati sulla rappresentazione femminile all’interno di istituzioni governative e sulla partecipazione politica femminile.
I partecipanti hanno scambiato punti di vista e informazioni su come le donne possono avere un ruolo in politica, condividendo così idee e opinioni per promuovere e realizzare la loro partecipazione nella sfera politica libica. I partecipanti erano ansiosi di esprimere i propri pareri e di ascoltare le esperienze da altri paesi, in modo da capire quali lezioni si possono imparare e applicare alla Libia. Il caso tunisino è stato percepito come un esempio positivo e di successo per l’intera regione araba: infatti gruppi di donne tunisine, insieme ad organizzazioni della società civile, hanno coperto un ruolo importante all’interno del processo democratico del paese.
Al termine del colloquio, i partecipanti hanno sottolineato la necessità di promuovere altri simili eventi per discutere ulteriormente l’argomento.
NPSG in Libia
NPSG si dedica al processo di transizione in Libia dal 2011, nell’ambito del suo progetto di promozione della transizione democratica della Libia tramite giustizia e attribuzione delle responsabilità. Con il paese che sta incominciando a percorrer la strada delle riforme legislative, le autorità possono finalmente rompere lo stato di impunità e abusi, che erano presenti nel regime di Gaddafi. Così facendo, la Libia si avvicina a un nuovo senso di rispetto per lo stato di diritto, impegnandosi a riportare giustizia e dignità alle proprie vittime. Questo comporta non solo l’investigazione e l’incriminazione dei crimini e delle violenze commesse durante la rivoluzione, ma anche nuovi sforzi per confrontare una storia caratterizzata da oppressione e abusi dei diritti umani, durante i decenni del precedente regime.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare Stefano Moschini, coordinatore del Progetto Libia, all’indirizzo email smoschini@npwj.org o +218917450375