Una delegazione di Non c’è Pace Senza Giustizia parteciperà al Nono incontro ministeriale del Forum per il Futuro a Tunisi, ospitato dalla Tunisia il 13 dicembre, in collaborazione con gli Stati Uniti. L’incontro, che riunisce rappresentanti della società civile e dei governi del G8 e dei paesi di Medio Oriente e Nord Africa allargata (broader Middle East and North Africa – bMENA), istituzioni ed organizzazioni regionali ed internazionali, ha lo scopo di raggiungere un accordo sulle priorità nelle riforme, per affrontare insieme le sfide nazionali e regionali che riguardano le donne, la governance economica e l’imprenditorialità, la libertà di espressione e di associazione. La delegazione di NPSG, che comprende Niccolò Figà Talamanca, Segretario Generale, e Gianluca Eramo, Coordinatore del Programma MENA, partecipa anche al Forum Parallelo per la Società Civile, dal 11 al 12 dicembre.
Dichiarazione di Gianluca Eramo, Coordinatore del Programma MENA di Non c’è Pace Senza Giustizia:
“Dal 2004 NPSG sta lavorando per promuovere, nel quadro del Forum per il Futuro, continui dialoghi che includano i governi e la società civile, basati su scambi paritari e mutua riconoscenza, per sviluppare proposte congiunte e promuovere riforme politiche e diritti umani e far avanzare i principi di pluralismo, diversità e legittimità nella regione MENA.
“I recenti sviluppi nella regione, così come le numerose sfide che devono ancora essere affrontate nei mesi e anni a venire in Egitto, Libia e Tunisia, hanno sottolineato la necessità di garantire pieno sostegno a questo processo, per fare in modo che i cittadini possano partecipare attivamente alle riforme democratiche e contribuire a ridisegnare il futuro del loro paese basandosi sulla libertà e il rispetto dei diritti umani, della buona governance e della prosperità economica.
“A tal fine, c’è la necessità di continuare a proteggere ed espandere gli spazi per condurre attività sul tema della democrazia, nella regione bMENA: la libertà di associazione e la liberà di espressione devono ancora essere promosse, trattandosi di diritti non esercitati ancora da troppe persone e minoranze. Un nuovo accordo tra istituzioni e cittadini, un rinnovato senso di “cittadinanza attiva” e la condivisione delle future responsabilità comuni dovrebbero essere sostenuti per permettere riforme democratiche, assicurare la loro sostenibilità e consolidare la democrazia e lo stato di diritto nella regione.
“Devono ancora essere raccolti i frutti della Primavera Araba in materia di democrazia e libertà, e questo vale per molti paesi della regione, inclusi Siria e Iran, dove la popolazione civile e gli attivisti politici sono continuamente di fronte a violenze estreme. È arrivato il momento di sostenere la società civile in questo momento cruciale nella storia della regione e assistere – con mezzi pacifici e non violenti – questi processi politici che possono realizzare le legittime aspirazioni democratiche delle persone e consolidare efficaci meccanismi di giustizia di transizione per prevenire l’impunità e assicurarsi che i maggiori responsabili di violazioni di diritti umani siano portati di fronte alla giustizia.
“Attendiamo con ansia di vedere gli impegni presi dai governi moltiplicarsi e rinforzarsi dopo l’incontro Ministeriale a Tunisi, per rafforzare il dialogo con la società civile come prima priorità politica, e rinnovare l’impegno di sostenere tutti coloro che lottano pacificamente per assicurare la creazione di istituzioni aperte e democratiche nei loro paesi.”
- Bozza del Program dell’incontro (in inglese)
- Visita il sito internet del Nono Forum per il Futuro
Per ulteriori informazioni, contattare: Gianluca Eramo, email: geramo@npwj.org, telefono: +1 212 9802558 o Nicola Giovannini ngiovannini@npwj.org, telefono +32 2 548 39 15.