Tunisi, 18 febbraio 2015
Il 18 febbraio 2015, Non C’è Pace Senza Giustizia (NPSG) ha organizzato a Tunisi il seminario “Sfide e priorità connesse all’attuazione delle politiche di giustizia di transizione in Libia e Tunisia”. Tra i partecipanti c’erano rappresentanti della società civile sia libica che tunisina.
L’intento dell’evento è stato quello di fornire una prospettiva comparativa sulle sfide chiave legate all’attuazione delle politiche della giustizia di transizione in Libia e Tunisia, così come quello di mettere in luce le imminenti priorità che i paesi affronteranno nel dibattito sulla giustizia e la responsabilità dal punto di vista della società civile. Le discussioni verteranno in particolare sul coinvolgimento della società civile e il suo contributo alla giustizia di transizione in Tunisia, sull’evoluzione della giustizia di transizione in Libia e su come l’esperienza tunisina possa supportare e rafforzare il lavoro dei colleghi libici.
Circa 4 anni fa, sia Tunisia che Libia videro cadere i loro regimi repressivi, dopo decenni di restrizioni.
Ma, mentre la Tunisia ha recentemente celebrato con successo la conclusione dei suoi lunghi processi di transizione con le elezioni presidenziali e parlamentari, la Libya sta vivendo uno dei periodi più violenti e turbolenti della sua più recente storia.
Le ragioni di questo diverso destino sono varie. Una è legata al ruolo della società civile tunisina, che ha dimostrato di essere un importante protagonista nel sostenere il processo elettorale, incoraggiando accese discussioni sulla giustizia di transizione ed impegnandosi a livello sociale e politico per sostenere il processo di riconciliazione e il meccanismo di transizione, rappresentante la colonna portante del successo della rivoluzione del gelsomino. I cambiamenti raggiunti dalla Tunisia in tale processo, così come i successi e i tentativi falliti nelle post-rivoluzioni degli altri paesi arabi, possono essere d’esempio per quei paesi, come la Libya, che ancora oggi stanno lottando per trovare il modo di stabilire meccanismi di giustizia di transizione che possano supportare la costruzione di istituzioni politiche aperte e democratiche. Anche se tali meccanismi necessitano di essere adattati e adeguati alle condizioni locali e devono rispondere ai bisogni pratici dei cittadini, è importante assicurare che le lezioni apprese dalle esperienze dei diversi stati siano rese disponibili e vengano condivise con quelli che più ne necessitano.
Questo meeting mira a dare un contributo a questo essenziale scambio di idee, fornendo l’opportunità per la condivisione e lo scambio di esperienze e informazioni. Esso ha inoltre sviluppato le conclusioni del “Seminario sulle condivisioni e le differenze dei processi della giustizia di transizione in Libia e tunisia”, organizzato da Non C’è Pace Senza Giustizia (NPSG) con il supporto del Kawakibi Democracy Transition Center (KADEM) nel novembre del 2014.
- Rapporto finale del seminario (in inglese)
Il progetto di NPSG sulla Libia
NPSG sta lavorando sulla transizione libica dall’inizio del 2011, nel contesto del suo progetto a sostegno della transizione democratica della Libia. Con l’impegno del paese in riforme legislative, le autorità libiche possono ora abbandonare l’eredità dell’impunità e degli abusi che hanno caratterizzato il governo di Gheddafi, promuovendo il rispetto per il governo della legge e l’impegno a riportare la giustizia e la dignità alle vittime. Ciò che si pretende non sono solo indagini e persecuzioni dei crimini e delle violenze perpetrate durante la rivoluzione, ma anche sforzi per affrontare la storia dell’oppressione e degli abusi dei diritti umani che sono stati compiuti per decenni sotto il governo dell’ex regime.
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