Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) accoglie con favore l’approvazione da parte di una schiacciante maggioranza del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite della risoluzione sul diritto umano a un ambiente sicuro, pulito, sano e sostenibile.
Il 9 marzo 2021, i governi di Costa Rica, Maldive, Marocco, Slovenia e Svizzera hanno rilasciato una dichiarazione congiunta al Consiglio dei Diritti Umani che invita i governi a sostenere il riconoscimento del diritto a un ambiente sano. La risoluzione 48/13 è stata approvata venerdì 8 ottobre 2021 durante la 48esima sessione del Consiglio dei Diritti Umani con 43 voti a favore, quattro astensioni e zero contrari. Nella stessa occasione, il Consiglio dei Diritti Umani ha approvato anche una seconda risoluzione (48/14) che istituisce un relatore speciale sull’impatto del cambiamento climatico sui diritti umani.
La risoluzione 48/13 riconosce il diritto a un ambiente sicuro, pulito, sano e sostenibile come fondamentale per il godimento degli altri diritti umani, incoraggia gli stati ad adottare politiche per il godimento di questo diritto, anche per quanto riguarda la biodiversità e gli ecosistemi, e invita l’Assemblea generale a prendere in considerazione la questione.
Non C’è Pace Senza Giustizia è una delle oltre 1300 organizzazioni della società civile e dei popoli indigeni di oltre 75 paesi che hanno firmato un appello globale agli stati membri del Consiglio dei Diritti Umani affinché riconoscano il diritto a un ambiente sano per tutti.
L’appello evidenzia che un ambiente sano è essenziale per la vita e la dignità umana, specialmente di fronte a una crisi ambientale che viola e mette in pericolo i diritti umani di miliardi di persone nel mondo. Con il consenso scientifico globale e i vari rapporti del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climaticodelle Nazioni Unite sullo stato critico dell’ambiente e le sue conseguenze sulla vita umana, è imperativo che gli stati e le organizzazioni regionali incorporino il diritto a un ambiente sano nelle loro costituzioni, nelle loro leggi e nelle azioni politiche.
Speriamo quindi che tale riconoscimento da parte del Consiglio dei Diritti Umani spinga altri attori nazionali e internazionali a intraprendere azioni rapide e audaci per garantire il rispetto del diritto umano a un ambiente sicuro, pulito, sano e sostenibile.
Per maggiori informazioni, contattare Alison Smith, Director of International Justice (asmith@npwj.org) oppurr Nicola Giovannini, Press & Public Affairs Coordinator (ngiovannini@npwj.org).