Mercoledì 6 giugno 2012, Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) ha accolto nel suo ufficio di Bruxelles Mina Welby, Presidente dell’Associazione Luca Coscioni, e Marco Cappato, membro dei Radicali Italiani, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni ed ex membro del Parlamento Europeo. Sia Marco Cappato che Mina Welby sono stati i relatori di uno dei nostri “Brown Bag Lunch”, ovvero una serie di lezioni e seminari con cadenza mensile, tenuti da personalità di spicco ed esperti nelle tematiche che rientrano nel raggio d’azione di NPSG.
Marco Cappato è stato rappresentante del Partito Radicale Transnazionale presso le Nazioni Unite a New York nel 1997 e 1998, periodo in cui fu particolarmente impegnato nella campagna per l’istituzione della Corte Penale Internazionale (CPI). Nel 1999 è stato eletto al Parlamento Europeo, dove è rimasto in carica fino al 2004, e poi nuovamente dal 2006 al 2009, rappresentando la Lista Bonino. Grazie agli sforzi profusi nella lotta contro le proposte di controllo generalizzato delle comunicazioni elettroniche, è stato nominato “Europeo dell’Anno” dalla rivista settimanale European Voice. Gli è stato anche attribuito, da parte della rivista Wired, il premio come “Politico dell’Anno”, sempre per le sue campagne contro le leggi europee di monitoraggio. Nel 2004 è stato infine eletto Segretario dell’Associazione Luca Coscioni.
Mina Welby è stata il Co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni assieme a suo marito Piergiorgio Welby, fino alla morte di lui nel 2006, a seguito della quale è rimasta sola alla Presidenza. L’Associazione, e la Sig.ra Welby in prima persona, hanno giocato un ruolo fondamentale nella battaglia legale e politica in favore dell’eutanasia e del principio della Volontà in Vita, così come nella campagna per la promozione della ricerca scientifica sulle cellule staminali. Mina Welby si trovava a Bruxelles per promuovere il suo libro “L’ultimo gesto d’amore”, nonché le attività dell’Associazione Luca Coscioni.
L’On. Cappato ha dato inizio alla discussione introducendo il tema relativo ai possibili fondi dell’Unione Europea da stanziare per la ricerca sulle cellule staminali, nonché sulle difficoltà che generalmente si incontrano nel tentativo di sviluppare una legislazione in materia di suicidio assistito ed eutanasia. Mina Welby ha poi ricordato gli sforzi profusi negli anni dalla sua organizzazione per supportare questo tipo di legislazione. Il dibattito è proseguito in merito alle difficoltà incontrate dalle campagne legislative e giudiziarie, e su quale branca del diritto sia maggiormente in grado di produrre sviluppi positivi sul tema. Considerati i mutevoli scenari politici ed i frammentari successi ottenuti in diversi paesi dell’Unione Europea, obiettivo dell’Associazione è uno sforzo legislativo da parte dell’Europa che si basi sulla Convenzione Europea per i Diritti Umani e che sia in grado di generare leggi vincolanti per tutti gli Stati membri. Marco Cappato ha sottolineato un’altra importante questione che riguarda la mobilità delle persone in cerca si suicidio assistito, e le ingenti spese affrontate nel viaggiare in altri Paesi per questo fine; un’altra barriera, poi, è costituita dalle conseguenze legali, estremamente serie, a cui vanno incontro coloro che supportano i singoli individui alla ricerca del suicidio assistito. Mina Welby ha quindi evidenziato come il concetto di morte naturale non esista più nella realtà, e spesso neppure quello di concepimento naturale; la cosa più importante, secondo il suo punto di vista, è accettare la coscienza e la volontà degli altri. I partecipanti all’evento hanno in seguito brevemente discusso in merito a come questi temi vadano ad interagire con diverse dottrine religiose.
Durante la tavola rotonda si è infine discusso del ruolo delle ONG nel promuovere questi temi relativi ai diritti civili. Marco Cappato ha sostenuto come i metodi non-violenti siano i più efficaci per promuovere i diritti umani, civili e politici. Il gruppo ha quindi preso in considerazione possibili strategie per ottenere fondi per queste campagne e massimizzare l’accesso alla giustizia, così come per politiche di sviluppo di strategie etiche per le istituzioni, in materia di eutanasia e suicidio assistito.
Questo seminario, che si è svolto nella forma di una discussione informale, ha generato un intenso e costruttivo dibattito all’interno dello staff di NPSG, anche grazie all’esperta guida fornita dagli ospiti. L’ufficio di Bruxelles ringrazia ancora una volta Marco Cappato e Mina Welby per il loro tempo ed il significativo contributo dato alla continua crescita professionale del nostro staff.