Le principali organizzazioni non governative internazionali che lavorano in Egitto sono fortemente
preoccupate per la crescente repressione esercitata sulle organizzazioni della società civile, che è
culminata negli assalti agli uffici di diverse ONG nazionali ed internazionali, il 29 dicembre 2011.
Lettera aperta delle ONG internazionali che operano in Egitto, sulla repressione della società civile
La rivoluzione egiziana è stata internazionalmente salutata come un atto ammirevole e legittimo
posto in essere dal popolo egiziano per rivendicare giustizia sociale e libertà che gli sono state
negate per decenni. Ci si aspettava quindi che, a seguito di questa rivoluzione, le autorità politiche
provvisorie avrebbero immediatamente dato priorità alle necessarie riforme di leggi e procedure per
valorizzare e proteggere i diritti appena conquistati dal popolo egiziano. Tuttavia, il governo
egiziano non ha fatto i passi necessari per rimuovere le eccessive restrizioni all’operato delle ONG,
sebbene una società civile vitale sia componente essenziale di uno stato democratico che rispetta i
diritti umani e il principio di legalità.
Le recenti azioni intraprese dalle autorità egiziane nei confronti delle organizzazioni della società
civile hanno violato il loro diritto alla libertà di associazione e compromesso le loro attività
attraverso restrizioni e pressioni sempre più frequenti, comprese le continue indagini sulle ong
operanti senza registrazione imposte dalla Legge sulle Associazioni del 2002. Molte di queste
rispettabili ONG si sono viste ripetutamente negare la registrazione dalle autorità senza
un’appropriata giustificazione. Oltre alle incursioni del 29 dicembre, ONG nazionali ed
internazionali hanno dovuto subire interrogatori del loro personale e si sono viste altresì imporre
restrizioni finanziarie che sono servite ad ostacolare la loro capacità di portare avanti programmi
essenziali per il loro funzionamento.
Cogliamo qui l’opportunità per sottolineare il ruolo fondamentale delle organizzazioni per lo
sviluppo ed i diritti umani in Egitto. Le organizzazioni indipendenti egiziane ed internazionali
giocano un ruolo chiave nella transizione democratica e nel processo di sviluppo in Egitto. Si tratta
di organizzazioni senza scopo di lucro con obiettivi umanitari concernenti lo sviluppo ed i diritti
umani, piuttosto che commerciali, Molte aspirano ad alleviare le sofferenze promuovendo gli
interessi dei più poveri e fornendo loro i servizi sociali fondamentali ed implementando altresì
programmi specifici su acqua, sanità, cibo, salute, educazione, creazione di posti di lavoro e di
sviluppo della comunità. Per fare ciò, le organizzazioni per lo sviluppo lavorano sia
individualmente che a fianco di agenzie umanitarie internazionali. Esse operano anche con partner
locali, governativi e non governativi, all’interno di strutture già esistenti, al fine di tracciare le
principali aree di lavoro e colmare le lacune esistenti nell’appagamento dei bisogni fondamentali del
popolo egiziano. Molte di queste organizzazioni si impegnano anche nella diffusione dei valori
democratici e del primato del diritto, nonché nella salvaguardia dei diritti fondamentali. Il ruolo di
queste associazioni nella protezione dei diritti umani e delle libertà civili per ciascun membro della
società è parte integrante dell’assicurare che le democrazie siano vitali e ben funzionanti. È chiaro
che una società civile dinamica e diversificata gioca un ruolo cruciale nei Paesi in via di sviluppo e
nelle nascenti democrazie come l’Egitto, e che la violazione della sua libertà compromette questo
ruolo essenziale.
Organizzazioni della società civile, ONG, reti e sindacati hanno tutti diritto alla libertà di
associazione, che include a sua volta il diritto di esistere, prendere iniziative, ed organizzarsi
liberamente senza vessazioni. Gli Stati hanno il preciso obbligo, in base al diritto internazionale, di
sostenere e proteggere questi diritti.
Vorremmo anche esprimere la nostra preoccupazione riguardo al modo in cui i mezzi di
comunicazione sotto il controllo dello Stato sono stati utilizzati dal governo per diffamare le
organizzazioni locali ed internazionali agli occhi del pubblico, e fomentare il pregiudizio in base al
quale esse sarebbero al servizio di piani stranieri contro gli interessi dell’Egitto. Dichiarazioni
ufficiali hanno messo in dubbio sia il ruolo delle organizzazioni sia i legittimi e legali fondi esteri
che esse ricevono, mancando però di riconoscere gli indispensabili programmi di sviluppo e
protezione dei diritti umani portati avanti dalle organizzazioni della società civile in Egitto.
Come ONG internazionali, sosteniamo i più alti livelli di trasparenza finanziaria, sia internamente
che con i nostri partner locali, per documentare i modi in cui i fondi sono impiegati per i diversi
progetti in Egitto. Riconosciamo e rispettiamo la sovranità dello Stato egiziano ed abbiamo lavorato
come partner in questo contesto per decenni. Rimaniamo impegnati nel fornire al Governo egiziano
ogni informazione richiesta e siamo pronti a rispondere ad ogni tipo di domanda, in piena
conformità con la legge. Qualsiasi questione dovesse sorgere tra il Governo egiziano e le
organizzazioni della società civile dovrebbe però essere sollevata in maniera trasparente e
collaborativa, ed affrontata come parte di un processo chiaro, consultivo e non intimidatorio. Come
ONG internazionali impegnate nella condivisione delle informazioni con gli interlocutori
governativi, chiediamo al Governo egiziano di fare lo stesso sviluppando e condividendo criteri
chiari per la registrazione delle ONG locali ed internazionali in Egitto. Non è giusto né ragionevole
negare la registrazione per imprecisate ragioni per poi compiere, senza preavviso o spiegazione,
successive indagini sulle stesse organizzazioni.
In questo contesto, la recente proposta di Legge sulle Associazioni presentata dal Governo egiziano
non è all’altezza degli obblighi internazionali dell’Egitto alla luce delle sempre più frequenti
restrizioni imposte alle organizzazioni della società civile. La proposta di legge minaccia di
compromettere la capacità di un largo numero di ONG locali di mettere in atto e portare avanti
programmi fondamentali in Egitto. La convocazione del nuovo parlamento per il 23 gennaio 2012
fornisce l’opportunità per redigere una nuova Legge sulle Associazioni che soddisfi gli obblighi
imposti all’Egitto dal diritto internazionale a protezione dei diritti umani, che possa rendere la
società civile veramente libera e che rimuova le inutili barriere affinché le ONG possano svolgere il
loro vitale lavoro. La nuova proposta deve includere tutte le ONG che lavorano in nelle aree
concernenti sviluppo e diritti umani, un aspetto che non considerato dall’attuale legge sulle
Associazioni né dalla nuova proposta presentata dal governo.
Siamo quindi preoccupati che l’attuale campagna contro le organizzazioni della società civile in
Egitto, che comprende il modo in cui sono condotte indagini, le negative dichiarazioni ufficiali
espresse attraverso i media, e la restrittiva bozza della Legge sulle Associazioni, andrà
indubbiamente ad ostacolare la capacità delle ONG locali ed internazionali di lavorare a fianco del
Governo egiziano nel fornire vitale assistenza in diversi ambiti concernenti lo sviluppo ed i diritti
umani.
A questo fine le ONG internazionali firmatarie chiedono al Governo dell’Egitto di adottare
tutte le misure necessarie a:
· Far cessare le incursioni negli uffici delle ONG nazionali ed internazionali ed assicurare che il
loro personale sia protetto da vessazioni ed intimidazioni, diretta conseguenza delle indagini in
corso.
· Agevolare e permettere alle organizzazioni della società civile di operare liberamente e
regolarmente, contribuendo così al cambiamento economico e democratico dell’Egitto.
· Porre fine alle negative dichiarazioni ufficiali che hanno fortemente screditato le organizzazioni
della società civile agli occhi del pubblico egiziano.
· Riformulare una nuova proposta di Legge sulle Associazioni coerente con gli standard
internazionali relativi ai diritti umani ratificati dall’Egitto. La nuova legge dovrebbe stabilire
criteri chiari per la registrazione di tutte le organizzazioni, siano esse umanitarie, impegnate nello
sviluppo o per i diritti umani, ed in definitiva essere volta a rendere la società civile in Egitto
veramente libera.
Firmatari:
1. Euro-Mediterranean Human Rights Network (EMHRN)
2. Human Rights Watch (HRW)
3. Transparency International (TI)
4. Non c’è Pace Senza Giustizia (NPWJ)
5. Project on Middle East Democracy (POMED)
6. Human Rights First (HRF)
7. Arab Program for Human Rights Activists (APHRA)
8. Arab Coalition for Darfur (ACD)
9. Alkarama Foundation
10. Article 19
11. International Alliance of Women (IAW)
12. The Observatory for the Protection of Human Rights Defenders, programma congiunto della International Federation for Human Rights (FIDH) e della World Organization Against Torture (OMCT)
13. Arab Network for Human Rights Information (ANHRI)
14. Afro-Asian Peoples’ Solidarity Organization (AAPSO)
15. Amnesty International (AI)
16. The International Center for Not-for-Profit Law (ICNL)