Rafforzare la cooperazione tra la società civile europea ed africana nella lotta contro l’impunità

14 Apr, 2011 | Comunicati Stampa

Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) accoglie con favore la conclusione del seminario su Accertamento delle Responsabilità e Giustizia, organizzato dall’Unione Europea (EU) per la società civile europea ed africana, in quanto iniziativa che contribuisce al rafforzamento della cooperazione tra società civile europea ed africana nella lotta contro l’impunità.

Il seminario, che si è tenuto a Pretoria, in Sud Africa, l’11 e 12 Aprile 2011, è stato incentrato sui differenti aspetti della Corte Penale Internazionale (CPI). Ha offerto alla società civile di un ampio spettro di Paesi l’opportunità di discutere su come rafforzare sempre di più la cooperazione relativa all’accertamento delle responsabilità e alla giustizia; ha fornito spunti per le discussioni ufficiali di Unione Europea e Unione Africana (UA) sul tema dei diritti umani e delle politiche indirizzando su questi argomenti anche singoli Stati africani ed europei; e procurato modelli per i futuri programmi di assistenza nel campo della giustizia, della governance e dei diritti umani.

NPSG è stata invitata in qualità di organizzazione esperta a prendere parte al seminario e a tenere un intervento nel corso del Working Group dal titolo “Assicurare che la giustizia sia costruttiva e abbia un impatto positivo sulle vittime e sulle comunità colpite” (Working Group). In questo intervento, NPSG ha concentrato la sua attenzione sul ruolo cruciale che la presenza sul campo e le attività di sensibilizzazione della Corte possono recitare nel garantire alla CPI la possibilità di assicurare la giustizia per le vittime e le comunità colpite e nel migliorare i modi con cui questa risponde alle loro preoccupazioni e alle esigenze di giustizia.

NPSG accoglie con particolare favore le raccomandazioni adottate dal Working Group che fanno appello alla ICC affinchè questa incrementi la sua presenza sul campo e ottimizzi i suoi uffici sul campo, anche conferendo a questi il potere di giocare un ruolo più forte nella costruzione di un’eredità della CPI e nella promozione di una complementarietà positiva. Il Working Group ha anche incitato gli Stati Parte europei ed africani ad iniziare un dialogo continuo con la Corte sulle modalità attraverso le quali rafforzare la sua presenza sul campo, utilizzare l’esperienza degli uffici sul campo per massimizzare la complementarietà positiva e intraprendere relazioni con le autorità nazionali e gli attori locali e stranieri presenti nei Paesi sotto osservazione per assicurare un’eredità di lungo periodo. Inoltre, gli Stati Parte sono stati anche incoraggiati a visitare i Paesi sotto osservazione come un modo per avere un’idea più approfondita delle sfide che la CPI si trova ad affrontare a livello nazionale.

Una raccomandazione particolarmente importante, che riflette le decisioni prese dagli Stati Parte della CPI durante la Nona Assemblea degli Stati Parte, è di condurre, nel quadro delle situazioni sotto indagine e sotto investigazioni preliminari, delle attività di sensibilizzazione sin dal primo momento possibile, cercando anche attivamente di stabilire i primi contatti con le vittime più vulnerabili e le comunità come quella femminile, vittime di violenza sessuale, e i bambini.

Le raccomandazioni del seminario saranno anche contenute nei lavori preparatori di un piccolo workshop che al momento l’Unione Europea sta organizzando per la stesura di un Toolkit sulla Complementarietà (una guida pratica per i donatori democratici che intendono integrare l’accertamento delle responsabilità dei crimini internazionali all’interno dei loro programmi nazionali di giustizia).

Per maggiori informazioni, contattare Alison Smith all’indirizzo email asmith@npwj.org o al numero +32-486-986 235 o Nicola Giovannini all’indirizzo email ngiovannini@npwj.org o al numero +32-2-548-3915.