L’associazione radicale Non c’é Pace Senza Giustizia (NPSG) e alcuni partner africani della campagna internazionale per l’adozione, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, di una risoluzione che metta al bando le mutilazioni genitali (Ban FGM) saranno ospitati dal Ministro Elisabetta Belloni (DG Cooperazione allo Sviluppo) ed Emanuela Tripi (Vicecapo di Gabinetto, Dipartimento di Pari Opportunità) presso il Ministero degli Esteri. Questo incontro rappresenta un’occasione per il governo italiano di dialogare con quelli che sono i principali attori della campagna a livello delle società civili africane, e discutere i prossimi passi per arrivare all’obbiettivo comune della messa a bando globale delle MGF.
Si tratta di attivisti da lungo tempo impegnati nella lotta alle MGF, tra cui: Mariam Lamizana (Burkina Faso, Presidente del Comitato Inter-Africano sulle pratiche tradizionali nefaste (CIAF), ex Ministro dell’Azione Sociale e della Solidarietà Nazionale del Burkina Faso), Khady Koita (Senegal, una delle più attive militanti del movimento anti-MGF, autrice del libro “Mutilata”, fondatrice e presidente dell’Associazione La Palabre, insignita quest’anno del premio Roma per la Pace e l’Azione Umanitaria), Rahim Kamara (Sierra Leone, Direttore dell’Associazione Manifesto 99), Comfort Effiom (Cameroon, Direttore del Comitato Inter-Africano in Cameroon), Khadidia Sidibé (Mali, Presidente dell’Association Malienne pour le suivi et l’orientation des pratiques traditionnelles, che ha avuto un ruolo di leadership nella battaglia per la ratifica e l’implementazione del Protocollo di Maputo a livello continentale). Per Non c’é Pace Senza Giustizia interviene Alvilda Jablonko, coordinatrice del programma MGF. A seguito dell’incontro, previsto per le ore 12 nella Sala Onofri del Ministero Affari Esteri, é prevista una conferenza stampa.
L’incontro avviene in un momento particolarmente intenso della campagna per una Risoluzione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il 21 febbraio si apriranno a New York i lavori della 55 sessione della Commissione sullo Statuto delle Donne (CSW) delle Nazioni Unite. NPSG, insieme al CIAF e agli altri partner della campagna, prenderanno parte alle discussioni, ribadendo la richiesta di un impegno concreto da parte dei governi e della comunità internazionale: mettere a bando le MGF in quanto violazione dei diritti umani universali e dell’integrità fisica delle donne e delle bambine.
Nell’ultimo anno, NPSG, il CIAF, Euronet-FGM e l’associazione La Palabre hanno promosso una serie di iniziative al livello internazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto alla necessità di una risoluzione Onu, sostenuta da molti attivisti, parlamentari e governi africani, ed anche dal governo italiano. Proprio in occasione della giornata internazionale di “Tolleranza Zero” alle mutilazioni genitali femminili (6 febbraio) é stata lanciata, alla presenza di diversi esponenti del governo italiano, la campagna di comunicazione italiana “Decidi tu che segno lasciare” (www.noncepacesenzagiustizia.org), attualmente diffusa attraverso stampa e televisione, con lo scopo di far crescere questa mobilitazione per l’approvazione della Risoluzione nonchè dare un supporto concreto a quanti dedicano la propria vita, a volte rischiandola, per assicurare che le future generazioni non subiscano più la pratica delle MGF.
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Per maggiori informazioni contattare la dott.ssa Carla Caraccio, 06.68979261, ccaraccio@npwj.org
www.noncepacesenzagiustizia.org – www.banfgm.org/IT