Roma, 25 dicembre 2013
La III Marcia per l’AMNISTIA, la GIUSTIZIA, la LIBERTA’ partirà alle ore 10.00 del 25 dicembre da San Pietro (il raduno dei marciatori inizierà dalle 9.30 in Piazza Pia, all’inizio di Via della Conciliazione) per arrivare davanti la sede del Governo a Palazzo Chigi in Piazza Colonna. Durante la marcia saranno fatte brevi soste davanti al Carcere di Regina Coeli, al Ministero della Giustizia (Via Arenula), al Senato (Corso Rinascimento) e alla Camera dei Deputati (Piazza Montecitorio). Finito il corteo e la manifestazione davanti a Palazzo Chigi, i marciatori si saluteranno nella vicina Piazza San Silvestro, dove si terranno gli interventi conclusivi di saluto e di augurio.
Dopo il Messaggio alle camere del Presidente della Repubblica Napolitano, dopo quanto affermato dalla Corte Costituzionale nelle motivazioni di una sua recente sentenza, non ci sono più alibi per non fare ciò che è obbligo fare, se vogliamo che il nostro Paese interrompa la flagranza criminale in cui si trova da troppo tempo per le condizioni inumane e degradanti nelle nostre carceri e per le condizioni della nostra Giustizia, massacrata dall’insopportabile zavorra della sua decennale “irragionevole durata dei processi”.
L’8 ottobre scorso, nel suo Messaggio alle Camere, il Presidente Napolitano, dopo aver ricordato tutta una serie di misure legislative e amministrative da perseguire congiuntamente, scriveva: (…) “Tutti i citati interventi – certamente condivisibili e di cui ritengo auspicabile la rapida definizione – appaiono parziali, in quanto inciderebbero verosimilmente pro futuro e non consentirebbero di raggiungere nei tempi dovuti il traguardo tassativamente prescritto dalla Corte europea. Ritengo perciò necessario intervenire nell’immediato (il termine fissato dalla sentenza “Torreggiani” scadrà, come già sottolineato, il 28 maggio 2014) con il ricorso a “rimedi straordinari”.”(…)
Il 22 novembre scorso, la Corte Costituzionale, nel depositare le motivazioni della sentenza n. 279/2013, riferendosi alla sentenza Torreggiani e alla scadenza del 28 maggio 2014 dalla Corte EDU, scriveva: (…) “È da considerare però che un intervento combinato sui sistemi penale, processuale e dell’ordinamento penitenziario richiede del tempo mentre l’attuale situazione non può protrarsi ulteriormente e fa apparire necessaria la sollecita introduzione di misure specificamente mirate a farla cessare.” (…)
Insomma, NON C’E’ PIU’ TEMPO, un provvedimento di AMNISTIA e di INDULTO è strada obbligata se vogliamo smetterla con le torture di Stato in carcere e con la Giustizia negata, perché troppo “irragionevolmente” lunga.
La proposta di Marco Pannella di marciare il giorno di Natale da San Pietro alla Sede del Governo a Palazzo Chigi, vede formarsi in queste ore un autorevole Comitato di promozione della Marcia.
Perché partiamo da San Pietro, cioè dalla sponda destra del Tevere? “«Anche Dio è un carcerato, non rimane fuori dalla cella», «è dentro con loro, anche lui è un carcerato” – Non solo perché Papa Francesco ha pronunciato frasi così significative incontrando i cappellani penitenziari ma, soprattutto, perché proprio all’inizio del suo mandato ha fatto due gesti concreti: ha abolito l’ERGASTOLO all’interno dello Stato Vaticano e ha introdotto nell’ordinamento dello stesso il REATO DI TORTURA, cosa che in Italia ancora non si è fatta a distanza di venti anni dalla firma della Convenzione ONU.
Perché concludiamo la Marcia davanti a Palazzo Chigi? Perché il Governo è l’interlocutore principale dell’iniziativa. E’ per aiutarlo a svolgere un ruolo di impulso, attivo, nei confronti di un Parlamento, che sembra aver lasciato cadere nel vuoto il messaggio di Napolitano. D’altra parte, a giugno, era stata proprio la guardasigilli Cancellieri a dire “L’amnistia è imperativo categorico morale. Dobbiamo rispettare la Costituzione”
Comitato Promotore della III Marcia di Natale per l’AMNISTIA, la GIUSTIZIA, la LIBERTA’:
Don Antonio Mazzi, fondatore delle comunità Exodus, Marco Pannella, Emma Bonino, Don Ettore Cannavera, Presidente dei cappellani penitenziari sardi, Eugenio Sarno, Segretario della Uil penitenziaria, Luigi Manconi, Presidente Commissione Diritti Umani del Senato,Patrizio Gonnella, Presidente Associazione Antigone, Salvo Fleres, già Garante dei diritti dei detenuti per la Regione Siciliana, Angiolo Marroni, Garante diritti dei detenuti della Regione Lazio, Stefano Anastasia, Presidente onorario Associazione Antigone, Sandro Gozi,Presidente delegazione italiana presso Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Valerio Spigarelli, Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI), Luigi Amicone, Direttore di Tempi, Enrico Sbriglia, Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria Piemonte;Marco Arcangeli, Presidente Camere Penali di Rieti; Rosario Tortorella, Segretario Nazionale SI.DI.PE (Sindacato Direttori Penitenziari);Nitto Palma, già Ministro della Giustizia, Presidente della Commissione Giustizia del Senato; Sen. Franco Marini; Mario Marazziti, Deputato, portavoce della Comunità di Sant’Egidio; Don Vincenzo Russo, responsabile Casa Caciolle (FI); Leo Beneduci, Segretario OSAPP (Organizzazione Autonoma Polizia Penitenziaria), Antonio Savino, Segretario SNALPE (Sindacato Autonomo Lavoratori Polizia penitenziaria); Padre Massimiliano Sira, Cappellano carcere di Buoncammino, Suor Fabiola Catalano, volontaria del Carcere Velletri; Don Gaetano Galia, cappellano carcere Sassari; Don Mario Cadeddu, cappellano carcere Macomer; Don Nicolò Porcu, cappellano carcere di Mamone; Don Luigi Ciotti (fondatore del Gruppo Abele); Margherita Michelini, direttrice del carcere “Mario Gozzini” di Firenze; Ottavio Casarano, direttore C.C. Trieste;
Organizzazioni promotrici della III Marcia di Natale per l’AMNISTIA, la GIUSTIZIA, la LIBERTA’
Partito Radicale, Radicali italiani, Unione della Camere Penali Italiane (UCPI); Ristretti Orizzonti, Nessuno Tocchi Caino, SI.DI.PE(Sindacato Direttori Penitenziari); Non c’è Pace Senza Giustizia, Settimanale Tempi, Detenuto Ignoto, Associazione Luca Coscioni, Radio Radicale, Esperanto Radikala Asocio; Cooperativa PID – Roma (Pronto Intervento Disagio); Cooperativa Sociale Arte Integrale – Roma; Radicali per Sant’Ambrogio; @.r.a., Associazione Radicale Antiproibizionisti, La Comunità di Sant’Egidio (che porterà anche un gruppo di ex detenuti); Sesta Opera San Fedele ONLUS
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