Tunisia: NPSG accoglie l’adozione della legislazione sulla giustizia transizionale, ma consiglia cautela sui passi finali del processo

16 Dic, 2013 | Comunicati Stampa

Bruxelles-Roma, 16 dicembre 2013

 

Il 14 dicembre 2013, l’Assemblea Nazionale Costituente tunisina ha adottato la Legislazione sulla Giustizia Transitoria, concludendo un iter legislativo iniziato alla fine del gennaio scorso. Il dialogo a livello nazionale sulla giustizia transitoria ha fatto parte del processo che è stato portato avanti da aprile a ottobre del 2012. Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) in collaborazione con l’Al-Kawakibi Democracy Transition Center (KADEM), ha contribuito in modo sostanziale a promuovere il dialogo nazionale e a portare avanti il processo di stesura della legislazione attraverso una serie di attività sotto l’egida dell’Accademia per la Giustizia Transitoria. Lo scopo delle attività era quello di assicurare che le autorità tunisine coinvolgessero nella stesura della normativa sulla giustizia di transizione tutti i segmenti della popolazione, comprese le vittime e le comunità colpite.

Dichiarazione di Alison Smith, Consigliere Legale di Non c’è Pace Senza Giustizia:

“Tre anni dopo la rivoluzione che ha spodestato l’ex presidente Zine El Abidine Ben Ali, la Tunisia ha adottato una normativa fondamentale per la sua transizione democratica: tale normativa ribadisce l’impegno della Tunisia per garantire l’accertamento delle responsabilità e l’assicurazione delle riparazioni per le vittime di violazioni dei diritti umani. NPSG e il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT) accolgono l’adozione della legislazione e l’approccio partecipativo che è stato seguito inizialmente per la sua stipulazione dal Ministero per i Diritti Umani e per la Giustizia Transitoria.

“Il dialogo nazionale sulla giustizia transitoria avviato dal Ministero ha coinvolto la popolazione attraverso consultazioni in tutto il paese e ha contribuito a far sentire i tunisini come i titolari del processo. Questo dialogo è stato facilitato dalla Commissione per il Dialogo Nazionale sulla Giustizia Transitoria, di cui KADEM e l’Accademia per la Giustizia Transitoria hanno fatto parte come uno dei cinque membri della società civile ammessi. La Commissione ha preparato il progetto di legge sulla giustizia di transizione che è stata presentata al governo a novembre 2012 e dallo stesso all’Assemblea Costituente, lo scorso gennaio.

“La Tunisia ha intrapreso il giusto percorso attraverso la scelta di adottare un approccio partecipativo durante le fasi iniziali di preparazione della legislazione. Nonostante ciò, le difficoltà con l’attuale situazione politica nel paese e le pressioni per terminare la Costituzione Tunisina sembrano aver avuto un impatto negativo sui lavori dell’Assemblea Costituente. Quest’organo non si è consultato a sufficienza sul progetto di legge, che è stato adottato in soli due giorni. La società civile ha avuto qualche possibilità di interagire in modo informale con i membri dell’Assemblea Costituente, ma le discussioni che si sono tenute il venerdì e il sabato precedenti l’adozione sono state frenetiche e si sono concluse solo il secondo giorno a tarda notte. Questo ha compromesso il contributo che la società civile avrebbe potuto dare nelle ultime fasi, ed è veramente un peccato considerato quanto il processo fosse stato aperto e partecipativo fino a quel momento.

“La legislazione sulla giustizia di transizione rappresenta un passo in avanti importante per la transizione democratica tunisina e la sua effettiva applicazione influenzerà considerevolmente i risultati dei meccanismi della giustizia transitoria. La normativa prevede l’istituzione di una Commissione per la Verità e la Dignità, di cui l’Assemblea Costituente eleggerà i commissari. NPSG e il PRNTT invitano l’Assemblea Costituente a coinvolgere tutte le parti interessate, compresa la società civile, attraverso un processo aperto e trasparente. L’elezione di commissari competenti e indipendenti mediante un procedimento trasparente, sarà il prossimo passo per assicurare la legittimità della Commissione per la Verità e la Dignità: è cruciale che l’Assemblea Costituente coinvolga la popolazione nelle decisioni che la riguardano”.

Per maggiori informazioni, si prega di contattare Greta Barbone all’indirizzo email gbarbone@npwj.org o al numero +39 06 68979262 oppure Nicola Giovannini all’indirizzo email ngiovannini@npwj.org o al numero +32 2 548-39 15.

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