Dopo mesi di crisi politica e scontri, il Presidente in carica della Costa d’Avorio, Laurent Gbagbo, che si era rifiutato di cedere il potere al Presidente-eletto Alassane Ouattara, é stato arrestato ad Abidjan l’11 Aprile 2011, dai fedeli di Ouattara. Molti gruppi per i diritti umani e la stampa internazionale hanno riportato come sia le forze pro-Gbagbo e quelle pro-Ouattara siano stati coinvolti in casi di violenza inaudita a danno di civili, incluse donne e bambini, prima, durante e dopo l’arresto del Presidente Gbagbo, che possono rappresentare gravi violazioni del diritto internazionale.
Dichiarazione di Alison Smith, Consulente Legale di Non c’é Pace Senza Giustizia:
L’associazione radicale Non c’é Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale (PRNT) chiedono che il presidente Alassane Ouattara realizzi il suo impegno di indagare le gravi violazioni del diritto internazionale commesse da tutte le forze, per prevenire ulteriori episodi di violenza e di realizzare tutti gli sforzi di riconciliazione in questo paese lacerato dalle divisioni.
Per porre fine a questo eterno ciclo di abuso ed impunità, il nuovo governo dovrebbe prendere misure decisive per assicurare che tutti gli autori di violazioni dei diritti umani contro la popolazione civile, siano resi responsabili per le loro azioni e assicurati alla giustizia, indipendentemente dal loro status o appartenenza politica. Tali iniziative sono necessarie non solo per chiarire e risarcire gli eventi del passato, ma anche per prevenire i crimini commessi oggi, domani e nelle settimane a venire.
Esse includono la cooperazione con la Corte Penale Internazionale: nel 2003, l’ex Governo Ivoriano ha riconosciuto la giurisdizione della CPI sugli eventi della Costa d’Avorio a partire dal 19 Settembre 2002. Il nuovo governo dovrebbe prendere provvedimenti immediati per diventare uno Stato Parte dello Statuto di Roma sulla CPI, superando l’inerzia che ha prevalso sin da quella dichiarazione. Mentre ci rallegriamo con le indicazioni espresse la scorsa settimana dal Procuratore circa l’intenzione di avviare un’indagine sui recenti fatti della Costa d’Avorio, insistiamo però sulla necessità di portare avanti azioni concrete e reali per rispondere al grido di giustizia delle vittime che dura da dieci anni.
La storia della Costa d’Avorio dimostra che garantire l’impunità per crimini così gravi, può solo incoraggiare il proseguimento di tali crimini, da parte degli stessi come da altri autori. Il popolo della Costa d’Avorio merita una pace duratura, che richiede una giustizia imparziale ed efficace. Il nuovo governo deve dimostrare il suo impegno inequivocabile di stare al fianco delle vittime di queste violazioni dei diritti umani e non di nascondersi alle spalle dei loro perpetratori.
Per ulteriori informazioni, contattare Alison Smith a asmith@npwj.org o +32-2-548 39 12 oppure Nicola Giovannini a ngiovannini@npwj.org o +32-2-548-39 15.