Dichiarazione di Sergio Stanzani, presidente del Partito Radicale Nonviolento e di Non c’è Pace senza giustizia:

« Bene ha fatto il Ministro Frattini a convocare l’Ambasciatore siriano, ma la demarche diplomatica deve avere anche dei contenuti pienamente politici; nel caso di specie due sono le cose che, come minimo l’Italia deve perseguire per far giungere a Damasco un chiaro messaggio di denuncia della violenta repressione di questi giorni: sospendere il trattato di cooperazione culturale colla Siria che il Parlamento ha da poco ratificato e opporsi fermamente a che la Siria venga eletta al Consiglio dei diritti umani dell’Onu di Ginevra dove Damasco vorrebbe sedere. In passato l’Italia ha troppe volte intrattenuto formalmente rapporti culturali ed economici con regimi anti-democratici come per esempio la Libia di Gehddafi fino ad arrivare a sponsorizzarne la scalata all’interno delle Nazioni unite.
Oggi la lezione da trarre da queste scelte politiche che erano contro gli obblighi internazionali del nostro Paese di promozione e protezione dei diritti umani è dire no ai dittatori ancora al comando. Si sospenda quindi l’accordo colla Siria e ci si opponga alle sua elezione all’Onu di Ginevra prevista per il 20 maggio prossimo ».

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