Si è chiusa oggi con l’adozione per consenso di una Dichiarazione finale la Conferenza “Per l’eliminazione delle Mutilazioni Genitali Femminili – Dichiarazione del Cairo +5”, organizzata dall’associazione radicale Non c’è Pace Senza Giustizia in collaborazione con il Consiglio Nazionale per l’Infanzia e la Maternità (NCCM) egiziano e con il patrocinio della first lady Suzanne Mubarak, grazie anche al sostegno della Cooperazione Italiana, della Banca Mondiale e il coinvolgimento delle agenzie delle Nazioni Unite impegnate nella lotta alle MGF.
Con questo incontro di alto livello, a cui hanno partecipato ministri, parlamentari, esponenti della società civile provenienti da 20 dei 28 Paesi afro-arabi interessati dalla pratica, si è voluto fare il punto sugli sviluppi positivi che si sono avuti in molti Paesi, anche al fine di elaborare strategie comuni in grado di fronteggiare le nuove sfide che la
lotta alle MGF deve affrontare, sia a livello nazionale che regionale. Uno dei fenomeni più preoccupanti che sta emergendo con maggior forza, è quello della cosiddetta “emigrazione mutilatoria”, il che significa che i cittadini di Paesi dove le MGF sono proibite per legge continuano a praticarle in altri Paesi vicini, dove non esiste alcuna normativa che le
bandisce.
I partecipanti hanno deciso di impegnarsi per tenere un incontro nei prossimi dodici mesi, al fine di valutare ulteriormente l’attuazione delle raccomandazioni formulate nel corso dei lavori e di tutti gli altri sforzi tesi ad affrontare le MGF attraverso un approccio omnicomprensivo inserito nel contesto dei diritti umani, nonché per concepire azioni coordinate al fine di compiere ulteriori progressi nei diversi Paesi, così come a livello regionale e globale.
Dichiarazione di Emma Bonino, Vicepresidente del Senato e fondatrice di Non c’è Pace Senza Giustizia:
“Credo sia fondamentale che l’importanza dello strumento legislativo nella lotta alle MGF sia ormai acquisito e proprio in virtù degli incoraggianti passi avanti che si sono avuti da questo punto di vista negli ultimi cinque anni, occorre raddoppiare gli sforzi. Se riusciremo a tenere alta la mobilitazione e la pressione politica avremo l’effettiva possibilità di bandire una volta per tutte questa pratica”.
Per maggiori informazioni si prega di contattare: Roni Guetta, tel: +39 06 6880 3613 – Nicola Giovannini, email: ngiovannini@npwj.org – tel: + 32 2 548 39 14.