di Marco Perduca, Hufington Post, 14 Giugno 2024
Non c’è Pace Senza Giustizia ha presentato una denuncia penale e una richiesta di arresto alla Procura di Roma contro il principe ereditario saudita per il suo presunto coinvolgimento nella tortura e omicidio dl Khashoggi.
“Sono stata coinvolta nella lotta per la giustizia ovunque la mia voce potesse essere ascoltata, dalle Nazioni Unite al Congresso degli Stati Uniti. Molti giornalisti e difensori dei diritti umani mi hanno sostenuta con grande partecipazione, tra cui – e soprattutto – Non c’è Pace Senza Giustizia. Anche se sono passati più di cinque anni, Jamal e la sua tragica morte non sono scomparsi nel nulla”.
Queste le parole con cui Hatice Cengiz, futura sposa di Jamal Khashoggi, il giornalista saudita brutalmente assassinato nel consolato del suo paese a Istanbul il 2 ottobre 2018, ha partecipato al XXX anniversario della fondazione di Non C’è Pace Senza Giustizia, tenutosi il 18 maggio scorso in Campidoglio.
L’omicidio di Kashoggi resta una ferita aperta per la giustizia internazionale; a fronte di anni di indagini portate avanti da vari enti che individuavano la catena di comando dell’ordine di uccisione del giornalista saudita, tutto è stato bloccato con decisioni politiche. A novembre 2022 l’amministrazione Biden ha infatti stabilito che, a seguito della sua nomina al “ministro”, il principe ereditario Mohammed bin Salman godeva di immunità per la causa che lo voleva mandante dell’omicidio di Jamal Khashoggi.