Panorama: Due milioni di inesattezze

12 Set, 2014 | Pubblicazioni

Lettera al Direttore di Panorama, di Antonella Casu, Tesoriera, e Niccolò Figà-Talamanca Segretario di Non c’è Pace Senza Giustizia

Con preghiera di pubblicazione

Caro Direttore,

in replica all’articolo “Due milioni alla Bonino. Dalla Bonino” pubblicato l’11 settembre 2014, desideriamo dare più precise informazioni rispetto a quelle un po’ approssimative e fuorvianti contenute nell’articolo.

La campagna contro le Mutilazioni Genitali Femminili non è solo uno degli “storici cavalli di battaglia” di Emma Bonino, ma una priorità della politica estera italiana sin dagli anni ’80, ben prima dell’arrivo di Emma Bonino alla Farnesina. Dal 2008 il governo italiano e il Ministro di allora Franco Frattini, hanno sostenuto la campagna di Non c’è Pace Senza Giustizia e della Coalizione BanFGM (composta da numerose organizzazioni africane ed europee) per la messa a bando universale delle Mutilazioni Genitali Femminili, culminata il 20 dicembre 2012 con l’adozione da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU della Risoluzione per la messa al bando della pratica (A/RES/67/146).

Il progetto finanziato dalla cooperazione italiana costituisce un dato di continuità rispetto ai risultati raggiunti dall’Italia negli ultimi anni.

Non c’è Pace Senza Giustizia ha partecipato all’Avviso pubblico per la presentazione dei progetti promossi dalle Ong nei Paesi in via di Sviluppo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 maggio 2013 e ancora visibile sul sito del Ministero degli Esteri, nella sezione dedicata alla Cooperazione allo Sviluppo.

Il bando era pubblico, e le procedure molto chiare. Una Commissione di valutazione ha esaminato 130 proposte ricevute e ha ammesso al finanziamento 57 progetti. Il 19 settembre 2013 il Comitato Direzionale ha approvato la graduatoria elaborata dalla Commissione di valutazione.

Il progetto “BanFGM: Per l’eliminazione delle Mutilazioni Genitali Femminili” presentato da Non c’è Pace Senza Giustizia ha una durata di tre anni e un costo totale previsto di 2 milioni 142mila 857 euro (e 15 centesimi), di cui il contributo del Ministero degli Esteri è di 1 milione 500 mila euro, e il resto a carico della ONG.   Il paese target principale del progetto è il Burkina Faso, non il Senegal, anche se sono previste numerose azioni in altri sei Paesi della regione (Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Mauritania, Niger e Senegal).

L’assegnazione dei fondi non ha quindi nulla a che vedere con l’accordo tra Italia e Senegal del gennaio di quest’anno, che invece si inserisce in una serie di intese politiche con il Paese africano portate avanti negli ultimi anni dal governo e che vanno ben al di là del problema delle mutilazioni genitali femminili.

Non c’è Pace Senza Giustizia, come correttamente riportato nell’articolo, ha presentato due ulteriori progetti in risposta all’Avviso pubblico per la presentazione dei progetti promossi dalle Ong nei Paesi in via di Sviluppo del 3 dicembre 2013, non ottenendo nessun finanziamento, pur avendo avuto valutazioni tecniche positive dall’UTL. I criteri di assegnazioni dei fondi del bando sono molto discussi e contestati, e la nostra organizzazione è solo una fra le tante rimaste penalizzate da una procedura di selezione che è non ancora del tutto chiara.

Il lavoro per contrastare le Mutilazioni Genitali Femminili, in condizioni che i lettori possono immaginare, è tutt’altro che facile. Ciononostante ha dato risultati importanti e a costi ragionevoli, pertanto non merita di essere ridotto alla storiella sdegnata sugli sprechi o abusi ministeriali. L’impegno dell’Italia, che ci vede in prima linea a fianco di donne e uomini che si battono per proteggere e promuovere i diritti umani, non merita di essere inserito nel novero degli sprechi all’italiana.

Condividiamo l’interesse alla trasparenza e per questo da anni pubblichiamo sul nostro sito internet www.npwj.org non solo i resoconti del nostro lavoro, ma anche i nostri bilanci annuali certificati. Restiamo comunque a completa disposizione della Dottoressa Maragnani per ulteriori informazioni relative alla nostra organizzazione e alle nostre attività.