La campagna Ban FGM lanciata da NPSG nel 2010 ha visto il suo culmine con l’adozione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 20 dicembre 2012, della storica risoluzione che chiede la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili a livello mondiale (A/RES/67/146). La sua adozione riflette l’accordo universale sul fatto che le mutilazioni genitali femminili costituiscono una violazione dei diritti umani, che tutti i Paesi del mondo dovrebbero affrontare e prevenire attraverso “tutte le misure necessarie, tra cui la promulgazione e l’applicazione di leggi per proibire le MGF e per proteggere le donne e le ragazze da questa forma di violenza, e per porre fine all’impunità”.