Intervista a Niccolò Figà Talamanca, segretario generale dell’Associazione Non c’è Pace senza Giustizia, nella quale commenta sulla decisione della Russia di ritirare la sua firma allo Statuto di Roma, il trattato istitutivo della Corte penale internazionale. La Russia non era membro della CPI non avendo mai depositato gli strumenti di ratifica delo statuto. lnoltre, si esprime sui motivi specifici e l’impatto delle decisioni assunte di recente da tre Stati africani (Burundi, Sudafrica e Gambia) di ritirare la proprio ratifica allo Statuto di Roma. Come sottolineato oggi con forza dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, in apertura dei lavori dell’Assemblea degli Stati Parte della CPI, ocorre resistere alla sfida lanciata da questi stati e mantenere fermo l’ impegno verso l’integrità e i principi fondanti lo Statuto di Roma, inclusa in particolare l’irrilevanza delle funzioni istituzionali (ossia l’assenza di alcuna immunità per i capi di stato o altre figure istituzionali per crimini che rientrino nella giurisdizione della CPI).
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